Il regista Barry Jenkins ha difeso il suo Mufasa: Il Re Leone dalle critiche degli utenti che definiscono l’operazione di reinventare i classici Disney una “macchina senz’anima”.
Dopo aver presentato il trailer al CinemaCon all’inizio di questo mese, la casa di Topolino lo ha pubblicato. Il nuovo film racconta, attraverso Rafiki (John Kani), le origini di Mufasa, papà di Simba, il protagonista de Il Re Leone del 1994, e del remake del 2019 di Jon Favreau.
Jenkins ha condiviso su X il trailer e il suo post ha generato reazioni sia positive sia negative. Le critiche sembrano derivare dal contraccolpo alla tendenza della Disney di reinventare i suoi precedenti successi di animazione. “Barry, sei troppo bravo e talentuoso per la macchina senz’anima di Iger”, ha detto un utente riferendosi al Ceo della Disney Bob Iger.
Il regista, il cui film drammatico del 2016 Moonlight ha vinto tre Oscar, ha risposto difendendo il film d’animazione originale del 1994, che trae ispirazione dalla classica opera di William Shakespeare, Amleto . “Non c’è niente di senz’anima ne Il Re Leone“, ha scritto. “Per decenni i bambini sono stati seduti nei teatri di tutto il mondo vivendo per la prima volta un dolore collettivo, confrontandosi con Shakespeare. Un potente veicolo di empatia comunitaria”.
There is nothing soulless about The Lion King. For decades children have sat in theaters all over the world experiencing collective grief for the first time, engaging Shakespeare for the first time, across aisles in myriad languages. A most potent vessel for communal empathy.
— Barry Jenkins (@BarryJenkins) April 29, 2024
Questa risposta ha spinto un altro utente a ricordare di un’intervista al regista al Toronto Film Festival al tempo dell’uscita di Moonlight. “Quel Barry Jenkins non avrebbe detto quello che hai appena detto”.
Jenkins sembrava interpretare il commento come una critica per aver lavorato su un progetto per famiglie. “Ma che razza di logica è questa?”, ha risposto. “Eecco alcuni video dello ‘stesso Barry Jenkins che ha presentato in anteprima Moonlight’ (come dici tu) che mostra alcune delle cose che stavo facendo nel mio tempo libero ALLO STESSO TEMPO”.
Read the original comment: that you’re too good and talented for Iger’s soulless machine.
I agree with that comment. Disney represents the capture of creative expression by finance-driven corporate interests, and it exists to fence children’s imaginations behind a paywall.
— Q. Anthony Ali (@NobleQAli) April 29, 2024
I film di Barry Jenkins
Il film più recente di Jenkins come regista è stato If Beale Street Could Talk del 2018. Il film ha vinto l’Oscar per la performance di Regina King ed è stato nominato per altri due Academy Awards, incluso uno per la sceneggiatura di Jenkins che adatta il romanzo di James Baldwin. Lo stesso Jenkins ha vinto un Oscar per il suo lavoro sulla sceneggiatura di Moonlight, che ha vinto anche il miglior film ed è valso il premio miglior attore non protagonista a Mahershala Ali.
Durante la sua apparizione al CinemaCon questo mese, Jenkins ha spiegato che la sceneggiatura di Mufasa gli ha risuonato in parte a causa dei suoi bei ricordi di aver guardato l’originale del 1994 con i suoi giovani nipoti. “Questo film esplora l’ascesa di Mufasa fino a diventare l’iconico re che tutti conosciamo”, ha detto. “Eppure ciò che mi piace è che è così pieno di cuore e aiuta tutti questi bambini, come questi stessi bambini che ho aiutato a crescere.”
In uscita nei cinema statunitensi il 20 dicembre, Mufasa include la musica originale di Lin-Manuel Miranda, oltre al lavoro di doppiaggio di Aaron Pierre (Mufasa), Kelvin Harrison Jr. (Taka), Seth Rogen (Pumbaa), Billy Eichner (Timon), Donald Glover (Simba), Beyoncé Knowles-Carter (Nala) e Blue Ivy Carter (Kiara).
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