Sei nell’anima, il biopic diretto da Cinzia Th Torrini che uscirà su Netflix il 2 maggio, racconta i primi 30 anni della vita di Gianna Nannini, che il 14 giugno compirà 70 anni, anche se la cantante senese considera il suo vero anno di nascita il 1983. Una cosa risaputa tra i fan della rockstar, ma fino ad oggi non ne era mai stato spiegato il motivo.
Questo film finalmente mostrerà i perché di questa rinascita, causata da un grave stato psicotico avuto dalla cantante quando era giovane, dovuto ad una forte depressione fino al raggiungimento del grande successo con le sue prime hit. “Nella mia vita c’è sempre stato questo personaggio, che nel libro Cazzi Miei chiamo ‘Qualcuno’, che è stato molto incisivo in tutta la mia vita”, spiega Nannini che incontriamo nelle sede di Netflix. “Una sorta di alter ego o, se vogliamo, il mio lato oscuro. Con gli sceneggiatori abbiamo pensato di identificarlo un po’ alla A Beautiful Mind, dove c’è quell’amico che poi alla fine non invecchia mai, non cambia mai ma che poi si capisce che non è affatto reale”.
All’incontro è presente anche Letizia Toni, la giovane attrice, al suo primo ruolo importante. “Il messaggio più importante del film – dice Letizia, che nel film interpreta Gianna – è che a tutti può succedere di trovarsi nel tunnel di una frattura della propria identità e tutti possono uscirne”.
Il film racconta tutte le difficoltà che l’artista ha dovuto affrontare per riuscire a fare quello che ha sempre sognato di fare fin da bambina: cantare. I primi provini sostenuti con le case discografiche suonando ostinatamente la sua canzone Morta per autoprocurato aborto, all’epoca poco apprezzata, fino al decisivo incontro con Mara Maionchi, che la lanciò nel firmamento.
“Quel brano parla di solitudine, è un momento in cui non si rispetta la donna, il suo diritto di scegliere. Se non si rispetta l’autodeterminazione della donna ci saranno sempre queste problematiche che sono molto attuali anche in questo momento. Questa canzone che potrebbe uscire tranquillamente anche oggi è un fatto di cronaca dell’epoca. Sono contenta che nel film sia presente perché la realtà della solitudine in cui avvengono questi drammi è sconvolgente”.
Un film dove ovviamente la musica ha una parte fondamentale del racconto e che Letizia Toni ha affrontato cantando i brani dal vivo, come in questa esibizione live di America della protagonista di Sei nell’anima che THR Roma propone in anteprima esclusiva.
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“All’inizio la parte del canto mi faceva un pochino più paura perché era enorme, il confronto era veramente immenso, anche se in realtà confronto non ci può essere – spiega l’attrice – però poi alla fine mi ha messo a disposizione tutta una serie di cose per riuscire anche a lavorare sul canto, a prepararmi bene, siamo state a registrare la mia voce a Berlino da un suo tecnico del suono e mi ha dato tantissima sicurezza. Prima abbiamo fatto il canto, poi la musica, come imparare a mettere le mani sul pianoforte o a tenere uno strumento in mano. Tutto questo è stato fondamentale per accostarmi nel migliore dei modi alla parte ad entrare dentro il personaggio. Perché non esiste Gianna Nannini senza musica, non si possono scindere le due cose”.
Un risultato che soddisfa molto Gianna Nannini che aggiunge: “Secondo me attraverso la voce, il canto forse hai anche recitato meglio. Pensavo che non si sarebbe mai fatto questo film, e vedendolo sul grande schermo mi sono commossa”.
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