Squid Game: l’uscita della nuova stagione è prevista per la seconda metà del 2024

Durante una telefonata sugli utili del primo trimestre, il co-Ceo di Netflix, Ted Sarandos, ha preannunciato alcune delle uscite più attese per gli ultimi sei mesi dell'anno. Tra queste, Emily in Paris, Outer Banks, The Night Agent e Mostro

Netflix si sta preparando per una grande seconda metà del 2024. Il co-Ceo Ted Sarandos ha anticipato alcune tra le serie che debutteranno negli ultimi sei mesi dell’anno. L’annuncio proprio durante la conferenza dedicata agli utili del primo trimestre dello streamer. Sarandos ha già anticipato che acquirenti e inserzionisti vedranno una lunga lista alla presentazione dei titoli. Tra questi, anche il fenomeno Squid Game, che è il più grande progetto di sempre dello streamer.

I titoli di Netflix in arrivo nel 2024

Tra le serie di ritorno che debutteranno nella seconda metà del 2024, le seconde stagioni di Squid Game e The Night Agent, la stagione finale di Cobra Kai, le nuove stagioni di Outer Banks, Emily in Paris e l’antologia Mostro di Ryan Murphy, la cui seconda stagione sarà focalizzata su Lyle ed Erik Menendez. Oltre questi, i nuovi arrivi previsti per la seconda metà dell’anno comprendono anche Primeval, serie western americana di Peter Berg, la serie limitata Senna – sul leggendario pilota di Formula 1 Ayrton Senna – e l’adattamento del romanzo di Elin Hilderbrand La coppia perfetta, con Nicole Kidman e Liev Schreiber.

Ci vorrà ancora un po’ per scoprire le date specifiche di rilascio di questi show, ma Sarandos ha ristretto il campo, preannunciando l’uscita di tutti i progetti “prima o poi, nel 2024”.

Il ricco programma è in parte una conseguenza dei ritardi di produzione dovuti al doppio sciopero dei lavoratori dello scorso anno, che ha bloccato i set dalla primavera all’autunno. Da allora le produzioni hanno ripreso a crescere, portando a un’abbondanza di uscite in previsione per gli ultimi mesi dell’anno.

Sarandos ha anche riconosciuto che “le porte si sono aperte un po’ di più”, rispetto alle licenze per alcune serie ottenute da altri giganti dello streaming, come Suits e diversi show della Hbo aggiunti di recente a Netflix. Tuttavia, il co-Ceo non crede che l’azienda stia puntando eccessivamente sulla programmazione su licenza: “Siamo sempre stati disciplinati nel modo in cui investiamo nei contenuti”, ha detto. A tal proposito, ha anticipato che l’azienda si concentrerà sulla concessione di licenze per serie “che pensiamo possano guidare il nostro business. D’altronde, il budget è budget”.