Sangiuliano sui possibili tagli al cinema: tanti cittadini fanno sacrifici, è necessaria una riforma severa

"Chi vuole attingere alle risorse pubbliche deve avere un po' di moralità": il ministro alla cultura torna sulla questione della possibile riduzione dei finanziamenti all'industria dell'audiovisivo. "E' un settore con tanti sprechi: ci sono film che sono stati finanziati con milioni ma non hanno avuto successo"

Di THR ROMA

“Chi vuole attingere alle risorse pubbliche deve avere un po’ di moralità”. Così, a Matera, il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha concluso la sua risposta a una domanda dei giornalisti sugli eventuali tagli al cinema. “Anni fa il tax credit ammontava a 400 milioni, in pochissimi anni ha superato addirittura gli 800 milioni, poi si è assestato intorno ai 750 milioni: sono cifre importanti, ci sono tanti cittadini che fanno sacrifici su questioni rilevanti
come la sanità, i trasporti, la scuola e quindi chi vuole attingere alle risorse pubbliche deve avere un po’ di moralità”.

E ancora. “Il cinema è una forma d’arte che mi sta molto a cuore e che sta molto a cuore a tutto il governo”, insiste Sangiuliano, a margine dell’inaugurazione della mostra “Futurismo Italiano. Il contributo del Mezzogiorno agli sviluppi del Movimento”. Quello del cinema “è – ha aggiunto il ministro – un settore che va severamente e seriamente riformato”.

“Il cinema – ha proseguito Sangiuliano – rappresenta una delle espressioni più moderne, quella più comprensibile forse da tutti quanti noi. Certo, questo è un settore dove ci sono stati tanti sprechi: ci sono film che sono stati finanziati e che poi hanno avuto una piccolissima presenza in sala. Addirittura ci sono film che hanno avuto spettatori che si contano sulle dita di una mano e sono stati stati dati milioni e milioni a progetti che non hanno avuto successo”.

“Quindi”, per Sangiuliano, il settore “va severamente e  seriamente riformato, anche interloquendo con le categorie, però le cose non possono rimanere in questo modo”.

(Ansa)