Milano Fashion Week: Monica Vitti e Anna Magnani ispirano le nuove borse della Ferrari

In esclusiva per THR Roma il mood board che ritrae le due attrici in sella alla fuoriserie di Maranello che Rocco Iannone, direttore creativo del brand, ha utilizzato per gli accessori della nuova collezione. In prima fila John Elkann, Eve, Emma e Giovanni Soldini

Di THR ROMA

Il corpo è una macchina potentissima. È passione e desiderio, anatomia e forza. È un’armonia perfetta di volumi e superfici che si spiegano e si espandono nel movimento. Un’ espressione di sensualità e dinamicità, di forme precise e linee sinuose, di profili netti e curve improvvise, di energie intrinseche che affiorano in superficie per scomporre e ricomporre le silhouette nella loro quintessenza sartoriale. Ed è quello che emerge dalla sfilata di Rocco Iannone, direttore creativo di Ferrari, uno dei marchi più amati del Made in Italy.

Per capirlo basta vedere la quantità degli ospiti, amici del brand, seduti in prima fila che hanno assistito alla sfilata durante la Milano Fashion Week, nello storico Teatro Alcione di Piazza Vetra. Anna Wintour sedeva accanto a John Elkann, e poi Georgia Jagger, figlia di Mike Jagger e Jerry Hall,  l’attore thailandese Apo, Emma Marrone, Rose Villain, Pyrex, e Giovanni Soldini che ha da pochissimo annunciato il suo arrivo nella scuderia Ferrari, pronta a competere anche nel mondo della vela.

Anna Wintour e John Elkann alla sfilata di Ferrari

Anna Wintour e John Elkann alla sfilata di Ferrari

“Le nuove borse per l’Autunno Inverno 24-25 hanno un aspetto più sofisticato e femminile, ispirato ai bauli da viaggio degli anni ’60. Li ho disegnati dopo aver scoperto immagini di iconiche attrici italiane come Monica Vitti e Anna Magnani che viaggiavano con questi set da viaggio particolari” spiega Rocco Iannone che ci mostra in esclusiva il mood board che ritrae le due attrici in sella alle loro Ferrari che hanno ispirato al direttore creativo del brand la nuova collezione.
Eve e Maximillion Cooper alla sfilata di Ferrari

Eve e Maximillion Cooper alla sfilata di Ferrari

“Ferrari suggerisce da sempre un’idea di viaggio e l’accessorio vi fa parte. In queste foto sulle loro fuoriserie queste star viaggiavano con valige arrotondate, lucide, in pelle spazzolata e mi sono ispirato a questo per disegnare una nuova collezione di accessori. Sono tutti realizzati sia con il nostro nylon recycled sia in shearling. Sono oggetti timeless, ovvero senza tempo” conclude Iannone nel back stage della sfilata.

In esclusiva il mood board che ritrae Monica Vitti e Anna Magnani che ha ispirato Rocco Iannone per la collezione Ferrari

In esclusiva il mood board che ritrae Monica Vitti e Anna Magnani che ha ispirato Rocco Iannone per la collezione Ferrari

La nuova collezione è un trattato sul nero: il nero abbagliante che emerge dall’aspetto lucido delle superfici. Superfici che riflettono eamplificano la luce del nero generando le nuance dell’argento, del metallo e del bianco, nella sua massima rifrazione. Perché non esiste la luce senza il buio, e perché il nero abbagliante, più di ogni altra tonalità, può diffondere e modulare quella luce creando nuove variazioni e vibrazioni cromatiche.
Sfilata di Ferrari

Sfilata di Ferrari

L’unico altro colore prorompente, ça va sans dire, è il rosso, che con i total look proprosti in passerella ci ricorda quella passione, quell’emozione e quel desiderio di cui il corpo è interprete e messaggero. I tessuti archetipi del tailoring, come la flanella e le lane pettinate, ricordano il valore della tradizione artigianale prestandosi a una rilettura sostanziale della modellistica: ogni curva, volume e sinuosità non smette mai di ridursi e dilatarsi, contrarsi ed estendersi.
Sfilata Ferrari

Sfilata Ferrari

Il blazer appare con una sagoma precisa, con le spalle enfatizzate, il punto vita segnato, le maniche affusolate e il bacino di nuovo espanso.La trama del denim indigo è trattata con una resinatura speciale che cattura e riflette la luce come se la tela fosse richiusa dentro una patina di vetro.

La sperimentazione conduce alla verniciatura manuale della pelle, croccante e lucidissima, ai ricami di catenelle brillanti sui filati reticolati, alle intessiture couture della seta con il metallo. Poi, il processo di smaterializzazione si compie attraverso superfici di satin palpabili e drappeggiabili, organze eteree e riflettenti create con il filo da pesca, velluti froissé dalla mano cangiante e shearling soffici che avvolgono il corpo accanto alla maglieria in cashmere garzato e leggero come una nuvola.