La conferma del Tar del Lazio sull’episodio Amadeus-Ferragni. “Rai ha fatto pubblicità occulta a Meta”

“Non è ignorabile che l’implementazione del bacino degli spettatori abbia assicurato notevoli ricadute sia in favore dell’azienda pubblica che allo stesso social Instagram”, scrive il tribunale amministrativo

Di THR ROMA

Il Tar del Lazio conferma: la Rai ha fatto pubblicità occulta a Meta. Nel corso della scorsa edizione del festival di Sanremo, l’imprenditrice Chiara Ferragni e il conduttore Amadeus hanno creato in diretta televisiva un account Instagram al direttore artistico della kermesse, ora alla sua ultima edizione, che in poco tempo aveva raggiunto più di 500mila follower (ora 1,8 milioni).

Nella giornata di ieri, 6 febbraio, coincidentemente all’inizio della nuova edizione del festival, il Tar del Lazio ha confermato la sanzione da 175mila euro che l’Agcom aveva inflitto alla Rai a giugno del 2023.

Lo rende noto il Codacons in un comunicato stampa, affermando che “i giudici hanno accolto il pieno le nostre richieste confermando la multa alla Rai per le violazioni in tema di pubblicità occulta a Instagram”. E continua: “Il Tar ha sottolineato in particolare il ruolo svolto nella vicenda da Chiara Ferragni, influencer che identifica la propria popolarità proprio con il social network Instagram”.

“Rai ha fatto pubblicità occulta a Meta”

“Non è ignorabile che l’implementazione del bacino degli spettatori (dichiarato obiettivo di carattere editoriale) abbia assicurato notevoli ricadute sia in favore dell’azienda pubblica, sia, ancora, della concessionaria Rai Pubblicità, sia, infine, dello stesso social Instagram”, scrive il Tar.

“Tale strategia è stata assicurata dal ragionato e preventivo reclutamento – come ammesso dalla stessa ricorrente in audizione – di ‘testimonial provenienti dal mondo delle piattaforme social”: il riferimento è alla presenza, in qualità di conduttrice da affiancare al presentatore Amadeus, dell’influencer Chiara Ferragni, la quale vanta su Instagram circa 29 milioni di followers”.

E continua: “Dunque, è palese che la strategia in questione non avrebbe che potuto determinare un effetto promozionale (però mascherato al pubblico) che ha assicurato sia alla Rai (nelle sue articolazioni operative: compresa la concessionaria pubblicitaria) che al social Instagram un’utilità vicendevole, naturalmente legata alle finalità tipiche della pubblicità televisiva”.

Ora la palla passa alla corte dei conti, che aprirà un’istruttoria “per accertare eventuali danni erariali”, afferma il Codacons. “In tal senso presenteremo un esposto alla magistratura contabile affinché chiami a rispondere delle condotte illecite confermate dal Tar sia Chiara Ferragni, sia Amadeus, considerato che la sanzione sarà pagata dalla rete di Stato e quindi dai cittadini che la finanziano attraverso il canone”.