The Donovans: Guy Ritchie dirigerà lo spin-off della serie originale con Liev Schreiber

Lo show è vagamente basato sul successo in sette stagioni di Showtime incentrato sul "fixer" professionista di Los Angeles. Ronan Bennett scriverà tutti i dieci episodi

Paramount+ ha ordinato uno spin-off del suo crime drama Ray Donovan che sarà diretto e prodotto esecutivamente da Guy Ritchie. Intitolata The Donovans, la nuova serie è vagamente basata sul successo andato in onda per sette stagioni su Showtime e interpretata da Liev Schreiber nei panni di un “fixer” professionista di Los Angeles. The Donovans vedrà le fortune e le reputazioni di potenti famiglie europee a rischio, tra strane alleanze e tradimenti dietro ogni angolo.

Il pluripremiato scrittore irlandese Ronan Bennett (Top Boy) sceneggerà tutti i dieci episodi. “Realizzeremo uno show che offrirà grandi emozioni, intrattenimento e una scarica di adrenalina al pubblico di tutto il mondo”, ha dichiarato. “Allo stesso tempo, sono totalmente concentrato sull’esplorazione di personaggi reali, nel corpo e nell’anima, e mi impegno a scrivere storie con un profondo impatto drammatico. Andremo sotto la pelle della malavita”.

Chris McCarthy, presidente di Showtime/MTV Entertainment Studios, ha aggiunto: “Guy Ritchie e Ronan Bennett sono il dream-team ideale per creare un nuovo franchise di successo globale grazie a The Donovans. L’approccio registico avvincente ed elegante di Guy, unito alla scrittura accattivante e brutalmente autentica di Ronan, conquisterà il pubblico in un mondo selvaggio e contorto, pieno di nuove avventure.”

Per Ritchie la mossa rappresenta un altro passo nel mondo della televisione dopo la sua nuova serie Netflix The Gentlemen. Sia The Gentlemen che The Donovans hanno trame incentrate sul punto di forza delle narrazione di Guy Ritchie: i drammi polizieschi ambientati a Londra (ricordiamo film come Snatch e Lock & Stock – Pazzi scatenati). The Donovans sarà trasmessa in anteprima su Paramount+ nel corso dell’anno. La serie è prodotta da Richie, Bennett, David C. Glasser, Ron Burkle, Bob Yari, David Hutkin e Ivan Atkinson.