Leah Remini denuncia Scientology per molestie e diffamazione

Le violenze della chiesa nei confronti dell'attrice sarebbero state condotte con l'intento di "frenare e imbavagliare completamente" la donna attraverso una serie di diffamazioni, pedinamenti e abusi, estesi anche a tutta la sua cerchia di conoscenze

Di THR ROMA

Leah Remini ha citato in giudizio la chiesa di Scientology con un’azione legale ad ampio spettro che include accuse di molestie, stalking e diffamazione.

In una causa presentata mercoledì 2 agosto presso la corte superiore di Los Angeles, Remini, che ha lasciato l’organizzazione nel 2013 per poi diventarne una schietta critica, sostiene di essere stata “perseguitata, sorvegliata, molestata, minacciata, intimidita e di essere stata vittima di voci intenzionalmente maliziose e fraudolente” per spaventarla e metterla a tacere. La donna fa riferimento a una “serie di attività di ritorsione” contro persone e gruppi considerati “nemici” della chiesa.

La denuncia cita il presidente della chiesa David Miscavige e il Religious Technology Center, che avrebbe gestito le operazioni di controllo e applicato le misure punitive. Remini chiede un risarcimento danni non specificato e un’ordinanza del tribunale che imponga al gruppo e a qualsiasi entità da esso controllata o finanziata di “cessare e desistere dalle molestie, dalla diffamazione e da altre condotte illegali”.

Il rappresentante della chiesa non ha risposto a una richiesta di commento.

La tortura psicologica di Scientology

In una dichiarazione, Remini ha affermato di essere stata sottoposta a “tortura psicologica” negli ultimi 17 anni, da quando ha sollevato dubbi sull’assenza della moglie di Miscavige al matrimonio di Katie Holmes e Tom Cruise – che, secondo la denuncia, è “essenzialmente il secondo in comando di Scientology” – oltre a mettere in dubbio “contatti non etici” tra vari dirigenti dell’organizzazione presenti all’evento.

“Con questa causa spero di proteggere i miei diritti, come previsto dalla Costituzione degli Stati Uniti, di dire la verità e riportare i fatti su Scientology”, ha aggiunto. “La bandiera della libertà religiosa non dà a nessuno la licenza di intimidire, molestare e abusare di coloro che esercitano i loro diritti previsti dal Primo Emendamento”.

Secondo la denuncia, l’azione legale descrive in dettaglio le politiche interne della chiesa, le operazioni e le unità che sono state istituite dal fondatore L. Ron Hubbard. Secondo le regole della chiesa, le direttive che provengono da Hubbard non possono essere modificate, si legge nella denuncia.

Le molestie ai danni di Remini

Le molestie della chiesa nei confronti di Remini sarebbero state condotte con l’intento di “frenare e imbavagliare completamente” la donna attraverso una serie di diffamazioni, pedinamenti e abusi. Remini afferma che chiunque si trovasse nella sua cerchia – compresi familiari, amici, partner commerciali, inserzionisti, potenziali datori di lavoro e personale – è stato preso di mira allo stesso modo.

Dal 2016 al 2019 Remini ha condotto la serie di documentari di A&E Leah Remini: Scientology and the Aftermath, che raccontava le storie di alcuni ex membri della chiesa truffati, abusati e violentati da altri membri. L’organizzazione avrebbe cercato di screditare la serie sostenendo che incitava a reati di odio contro i partecipanti, colpevolizzandola addirittura dell’omicidio di un membro di 24 anni della sede australiana. “Scientology ed i suoi operatori, con oltre 200 account Twitter twittano e ritwittano continuamente informazioni intenzionalmente false e diffamatorie riguardo all’incidente”, si legge nella denuncia.

Lo stalking di Scientology

Remini afferma anche di essere stata sorvegliata e pedinata dalla chiesa per anni. Secondo la denuncia, sono stati assunti investigatori privati per seguirla mentre si trovava a New York. Un messaggio di uno di loro ottenuto in una causa indipendente, citato nella querela, rivela “Scientology sta tentando di ucciderla”.

La denuncia indica diversi presunti casi in cui persone controllate dalla chiesa hanno tentato di introdursi in casa di Remini o di sorvegliarla. “Nel 2022, alcune persone si sono presentate a casa della vicina di Remini, dichiarando che quest’ultima avrebbe fatto richiesta per una tecnologia di ‘sorveglianza gratuita’”, si legge nella denuncia. “In realtà, sulla base di informazioni e testimonianze, la chiesa aveva assunto una ditta di sistemi di sicurezza per installare apparecchiature che avrebbero permesso a Scientology di spiare Remini”.

Le molestie di Scientology nei confronti di Remini avrebbero costretto iHeartMedia a terminare il contratto per un podcast sulla chiesa dopo quattro anni, secondo la denuncia. Le persone assunte dalla chiesa hanno perseguitato i produttori e i dirigenti dell’azienda fino a quando “si sono preoccupati a tal punto che iHeartMedia ha preso la decisione di interrompere il rapporto con Remini per proteggere i suoi dipendenti, anche se lo show aveva avuto molto successo negli ascolti”. La chiesa avrebbe anche mandato all’aria un accordo dell’attrice con AudioBoom.

Il processo contro Danny Masterson

La querela è stata presentata proprio mentre Danny Masterson, membro della chiesa, è in attesa della sentenza dopo essere stato giudicato colpevole di aver violentato due donne nella sua casa di Los Angeles all’inizio degli anni 2000. La chiesa ha avuto un ruolo di primo piano nel processo, con accuse all’organizzazione di aver cercato di mettere a tacere le accusatrici. Le donne stanno portando avanti una causa civile contro la chiesa, sostenendo di essere state perseguitate dopo aver denunciato i loro stupri alle forze dell’ordine. L’anno scorso, la corte suprema ha respinto la richiesta di Scientology di gestire il caso in arbitrato.

Traduzione di Pietro Cecioni