Kehinde Wiley, artista e pittore del ritratto di Obama, è stato accusato di violenza sessuale

Lo ha condiviso pubblicamente il musicista Joseph Awuah-Darko attraverso il suo profilo Instagram, affermando di stare intraprendendo azioni legali. I fatti, secondo la ricostruzione, risalgono a giugno 2021

L’artista inglese Joseph Awuah-Darko ha accutato il pittore Kehinde Wiley di violenza sessuale. Lo ha fatto attraverso un post pubblicato su Instagram nella giornata di domenica 19 maggio, dicendo di stare intarprendendo “azioni legali”. Sul suo profilo Instagram, Wiley ha negato le accuse.

Nel post, Awuah-Darko ricostruisce la dinamica dell’evento, dicendo che il 9 giugno 2021, Wiley lo ha violentato due volte durante una cena organizzata dal Ghana Creative Art Council alla Noldor Artist Residency. “Il 9 giugno 2021 – sono stato aggredito sessualmente da Kehinde Wiley. Mi ha quasi distrutto”, ha scritto Awuah-Darko.

“Spero che le mie parole e la mia apertura su questa dolorosa esperienza spingano altri a farsi avanti”, aggiunge. “Spero che tutto ciò che si dipana crei un percorso non solo verso la responsabilità, ma anche verso il risarcimento e la guarigione collettiva per altre vittime”.

Awuah-Darko è un artista, musicista e curatore, nonché collezionista di arte contemporanea africana e della diaspora, gran parte della quale ha donato all’Institute Museum per dare impulso alla sua collezione. Ha esposto con la Gallery 1957 e ha curato una mostra l’anno scorso in collaborazione con Sotheby’s e la Olym Collection di Tel Aviv, in Israele. Gli Awuah-Darko, secondo Ghana Web, sono tra le famiglie più ricche del Paese, con un patrimonio stimato di 650milioni di dollari.

Wiley, nato a Los Angeles e ora residente a New York, è noto per i suoi ritratti di uomini e donne di colore realizzati nello stile dei dipinti dei vecchi maestri. È famoso per aver dipinto il ritratto ufficiale di Barack Obama e per aver ricevuto numerosi riconoscimenti istituzionali.

Ritratto di Barack Obama, di Kehinde Wiley. (Courtesy of Kehinde Wiley Studio)

Ritratto di Barack Obama, di Kehinde Wiley. (Courtesy of Kehinde Wiley Studio)

Il caso

Nel post, Awuah-Darko afferma che – durante la cena alla Noldor Artist Residency – Wiley lo ha prima “palpeggiato in modo inappropriato”, afferrandogli le natiche. E poi ha accennato a un’aggressione “molto più grave e violenta” avvenuta più tardi nel corso della serata, senza però fornire ulteriori dettagli.

Darko, nella nota, dice di aver avuto difficoltà ad affrontare la presunta aggressione a causa dell’omosessualità di Wiley e del diffuso sentimento anti-LGBTQIA+ in Ghana.

“Sto cercando attivamente di intraprendere un’azione legale e spero che parlare del mio abuso dia la possibilità ad altre vittime di fare lo stesso”, ha dichiarato Awuah-Darko ad ARTnews in un messaggio diretto su Instagram.

La pagina Instagram della Noldor Artist Residency include un post del 9 giugno 2021, in cui si fa riferimento alla cena citata nel post di Awuah-Darko.

Il programma di residenza, il primo del suo genere in Ghana, è stato fondato da Awuah-Darko nel novembre 2020 per fornire agli artisti africani emergenti uno spazio dedicato allo studio e un ritiro di quattro settimane ad Accra. La residenza si è poi evoluta in un museo, l’Institute Museum of Ghana.

 

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La riposta di Wiley

Non molto tempo dopo la pubblicazione del post di Awuah-Darko, Wiley ha risposto con un proprio post, definendo la relazione “consensuale”. In una dichiarazione più lunga inviata via e-mail ad ARTnews, Wiley ha dichiarato che le affermazioni sono “profondamente offensive” e che “perseguirà tutte le opzioni legali per portare alla luce la verità”.

“Una persona con cui ho avuto una breve relazione consensuale sta ora facendo accuse false, inquietanti e diffamatorie sul tempo trascorso insieme”, ha dichiarato Wiley. “Queste affermazioni mi feriscono profondamente e perseguirò tutte le opzioni legali per portare alla luce la verità e ripulire il mio nome. Queste affermazioni sono anche uno schiaffo a tutte le vittime di abusi sessuali”.

“Non ho idea del perché questo individuo abbia deciso di prendermi di mira in questo modo, soprattutto perché ha cercato di far parte della mia vita fin da quando ci siamo conosciuti – volando in Nigeria per partecipare alla mia festa di compleanno, cercando di visitare la mia casa a nord di New York, inviandomi messaggi di testo calorosi e cordiali, e quasi un anno fa partecipando alla mia mostra al de Young Museum di San Francisco e postando su Instagram che la mostra del suo ‘caro amico’ era ‘mozzafiato'”, continua Wiley.

E aggiunge: “Ha postato ampiamente su Instagram le sue battaglie contro la malattia mentale e spero che si faccia aiutare per qualsiasi cosa stia passando. Difenderò con forza il mio nome e la mia reputazione”.

 

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La replica di Awuah-Darko

Awuah-Darko ha risposto alla dichiarazione di Wiley in un messaggio diretto ad ARTnews, affermando che la descrizione del loro rapporto da parte dell’artista non è in contraddizione con le accuse di violenza sessuale.

“Riconciliarmi con la dolorosa realtà dell’aggressione di Kehinde nei miei confronti è stato qualcosa che ho accettato solo alla fine di ottobre del 2023, quando mi sono confidato con uno dei miei migliori amici, che è un gallerista. Questa è la recente accettazione della mia aggressione, avvenuta dopo anni di terapia”, ha scritto Awuah-Darko.

“Il mio rapporto con Kehinde nei mesi e nei momenti precedenti alla mia epifania dell’abuso che ho subito sotto la sua mano, sarebbe stato amichevole e persino cordiale; sia che si trattasse della festa di compleanno a cui mi ha invitato o di discussioni sulla possibilità di incontrarsi. Proprio come le sue altre vittime”.

“Credo sia importante sfidare costantemente l’idea errata che un predatore sessuale sia un perfetto sconosciuto”, ,continua l’artista. “È dimostrato che quasi il 90% dei casi di abuso sessuale denunciati sono quelli in cui le vittime conoscono il predatore intimamente o come familiari o amici. Sono sano di mente e sostengo l’integrità della dichiarazione di oggi” (Rainn, un’organizzazione no-profit che si occupa di combattere le violenze sessuali, ha stimato questa percentuale all’80%).

A marzo, Awuah-Darko ha fatto riferimento a un’esperienza di violenza sessuale da parte di “qualcuno di grado superiore al mio” in un post su Instagram, anche se all’epoca non ha fatto il nome di Wiley. Nel post, Awuah-Darko ha chiesto contributi per le “spese legali previste”, con un obiettivo di 200mila dollari.

Sean Kelly e Roberts Projects, che rappresentano entrambi Wiley, non hanno risposto a una richiesta di commento. Black Rock Senegal, l’organizzazione da lui fondata, ha rifiutato di commentare.

 

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