Susan Sarandon cacciata dalla sua agenzia dopo i commenti sul conflitto tra Israele e Hamas

La United Talent Agency ha preso le distanze dall'attrice premio Oscar dopo che, durante un comizio a New York, ha affermato che gli ebrei americani stanno avendo “un assaggio di come ci si sente ad essere musulmani in America"

Susan Sarandon è stata scaricata dalla United Talent Agency, come ha confermato The Hollywood Reporter.

Un portavoce dell’agenzia di talenti ha dichiarato che la UTA non intende più rappresentare l’attrice premio Oscar. La rottura segue i commenti fatti durante un raduno pro-Palestina a Union Square, New York, lo scorso 17 novembre. “Ci sono molte persone che hanno paura di essere ebree in questo momento e che stanno avendo un assaggio di come ci si sente ad essere musulmani in questo Paese, come ci si sente ad essere spesso oggetto di violenza”, ha affermato Sarandon durante il comizio, riferendosi agli ebrei americani preoccupati per l’aumento dell’antisemitismo.

Nota da tempo come convinta sostenitrice delle cause progressiste, Sarandon è intervenuta sul conflitto tra Israele e Hamas.  Era cliente della UTA dal 2014. In precedenza, ha lavorato per 25 anni con l’allora ICM Partners.

Altri commenti sulla scia del conflitto hanno scosso il mondo delle agenzie di Hollywood. Il co-responsabile del dipartimento cinematografico di CAA, Maha Dakhil, il cui elenco di clienti comprende Tom Cruise, Natalie Portman e Reese Witherspoon, ha dovuto scusarsi per un post su Instagram che criticava Israele.

Kitty Laing si è dimessa dalla carica di responsabile del settore comedy di United Agents, una delle principali agenzie di talenti del Regno Unito, ma resterà nella società, dopo aver pubblicato e condiviso sui social post molto critici nei confronti di Israele.