Tiffany Haddish si scaglia contro le proteste universitarie. L’attrice e comica durante il festival Netflix is a Joke – evento di stand up comedy della piattaforma streaming – ha inserito nel suo monologo anche un argomento di stringente attualità: le occupazioni pro Palestina nei campus statunitensi.
Lunedì 6 maggio, in un video per TMZ, Haddish ha poi commentato le reazioni ai suoi commenti: “Penso che se gli studenti devono protestare, dovrebbero farlo per tutti i luoghi in cui sta avvenendo un genocidio, non solo in uno. Quante persone, non bianche, devono morire prima di avere il diritto di protestare? Volete farlo? Fatelo. Ma se volete davvero essere efficaci e cambiare le cose, andate all’ufficio legislativo, andate dal vostro senatore, chiamate il vostro consiglio. Andate al Congresso. Andate da chi può cambiare effettivamente qualcosa, sarebbe molto più efficace”.
Le parole di Haddish durante lo spettacolo
Un video della sua performance durante Netflix is a Joke, mostra Tiffany Haddish che afferma: “Non me ne frega un cazzo di questa merda. Non sono mai andata al college, perché dovrebbe importarmi del college?”. “Il genocidio non è dentro le università. Me ne frego di quello che succede dall’altra parte del mondo, ma perché dovrebbe importarmi del college? Stupidi stronzi al college, non avete mai lavorato un giorno in vita vostra”.
Durante la sua sfuriata, Haddish ha anche tirato in ballo gli attacchi terroristici avvenuti negli Stati Uniti l’11 settembre 2001. “Vi ricordate l’11 settembre? Che cazzo abbiamo fatto, America? Siamo andati laggiù e li abbiamo ammazzati, o non è vero?”.
Di recente l’attrice ha anche affrontato alcune critiche in seguito al suo viaggio in Israele, per saperne di più sugli attacchi del 7 ottobre e sulle loro conseguenze. In precedenza aveva difeso la sua decisione, dicendo che “voleva vedere” con i suoi occhi.
Ma in un altro video sui social media tratto dall’evento di Netflix, Haddish ha aggiunto: “Sono andata in Israele. Ci sono tutti lì, neri, ebrei, circoncisi e no. C’è ogni religione!” E ha proseguito: “I palestinesi erano lì e mi raccontavano com’era laggiù a Gaza e mi dicevano quanto fosse difficile essere di lì, e io pensavo: ‘Dannazione, stai descrivendo South Central L.A.”
Haddish ha concluso: “È stato pazzesco e sono molto arrabbiata per tutta la faccenda. Voglio che ci sia pace. Noi meritiamo la pace; loro meritano la pace. Pace! E noi che siamo qui a creare scompiglio non creiamo la pace. Sai cosa crea la pace? Portare il culo laggiù”.
Sull’0ccupazione dei college
Parlando con TMZ dei suoi commenti, Haddish si è lamentata dei manifestanti che bloccano gli studenti ebrei per le lezioni. “Siete al college e bloccate altre persone che hanno lavorato tutta la vita per andare a scuola. Hanno speso migliaia di migliaia di dollari per istruirsi e voi gli impedite di andare a lezione? Non riusciranno a laurearsi?”, ha affermato. “Fatelo, ma fatelo meglio. Siate davvero efficaci. Andare in giro con l’aria di chi sta giocando a Dungeons & Dragons non cambierà nulla. Ma ciò che cambierà è che tu abbia un’istruzione e che tu riesca ad avere un compito in questo mondo. Andate a parlare con le persone che sono in carica”.
Haddish che è attualmente impegnata in un tour stampa per il suo nuovo libro, durante la promozione si è espressa ulteriormente sulla faccenda. “Mi sono arrabbiata perché le persone mi dicevano che avrei dovuto sostenere i college. Ma io ho sempre risposto che non voglio sostenere le persone che distruggono una scuola, e non credo che questo sia il modo di procedere. Se volete davvero che queste cose non accadano più, penso che ci siano modi migliori per farle smettere”, ha dichiarato. “Bloccare le persone dall’andare a lezione non è la soluzione giusta. Voglio dire, è quello che hanno fatto i nazisti. Hanno bloccato gli ebrei, hanno bloccato i testimoni di Geova. Hanno ucciso molte persone. Non uccidevano solo gli ebrei, uccidevano tutti”.
I rappresentanti di Tiffany Haddish e di Netflix non hanno ancora risposto alla richiesta di commento di The Hollywood Reporter.
Jackie Strause e Tatiana Tenreyro hanno contribuito a questa storia.
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