Tiffany Haddish ha aperto un profilo falso su Instagram per stanare odiatori e troll, e qualche volta chiamarli al telefono. Lo ha dichiarato lei stessa in un’intervista al Los Angeles Times, raccontando di subire molto cyberbullismo su internet. Una condizione che è peggiorata, dice la comica, dopo una causa – ormai dismessa – del 2022, che sosteneva che lei e il comico Aries Spears “adescavano” persone anonime online.
Haddish ha iniziato quindi a bloccare alcune parole su Instagram per evitare l’odio, tra cui “pedofilo” e “non divertente”. Quando le minacce di morte sono continuate, ha assunto un analista di polizia digitale per cercare la loro provenienza e ha scoperto che tre quarti dei messaggi provenivano da bot in Malesia e Iran.
Da allora, ha anche creato un falso alias sul social di Meta con il nome di Sarah, che usa per raccogliere le informazioni personali dei suoi bulli online che non sono robot.
“Ho imparato a trovare le informazioni delle persone”, ha affermato Haddish. “Puoi farlo per 1,99 dollari. A volte mi arrabbio così tanto che prendo il loro numero di telefono e li chiamo”.
L’attrice di Il viaggio delle ragazze ha raccontato che i troll sono spesso “scioccati” dalla sua chiamata. “Dicono: ‘Non posso credere che tu l’abbia visto’. Ma se hai fatto un intero video! Hai fatto un video completo di cinque minuti! Su Internet, la gente pensa di poter dire qualsiasi cosa e tu non dirai nulla. Faccio del mio meglio per non farlo, ma sono un essere umano”.
Haddish sostiene inoltre che la sua salute mentale è rimasta forte. La sfida più grande che ha affrontato negli ultimi anni non è venuta da internet, ma dal suo stesso corpo. Nel 2023 le è stata diagnosticata l’endometriosi, che ha contribuito a spiegare i suoi molteplici aborti spontanei.
“La gente non ha idea di come ci si senta quando la propria anima cade fuori dal corpo”, ha affermato Haddish. “Perché è così che ci si sente. Avete mai piantato qualcosa che poi muore e vorreste davvero che vivesse? Cerchi di fare finta di niente, come se non fosse così grave. Ma lo è”.
