Richard Simmons, simbolo del fitness negli anni Settanta: “Non ho autorizzato il biopic su di me”

"Non credete a quello che leggete" afferma in un post su Facebook. La produzione, spinta da una campagna virale sui social, insiste invece sulla creazione di una storia drammatica

Richard Simmons prende le distanze da un biopic che vedrebbe protagonista Pauly Shore nei panni del guru del fitness. “Ciao a tutti! Avrete sentito che potrebbero fare un film su di me con Pauly Shore. Non ho mai dato l’autorizzazione per questo film. Quindi non credete a tutto quello che leggete”, si vede in un post sulla pagina Facebook verificata di Simmons. “Non ho più un manager e non ho più un addetto stampa. Cerco solo di vivere una vita tranquilla e di stare in pace. Grazie per tutto il vostro affetto e supporto. Richard”.

Shore ha annunciato il progetto mercoledì 17 gennaio, senza però affermare che Simmons fosse coinvolto. Su Simmons il comico ha già girato il cortometraggio Court Jester, che debutterà a Park City, nello Utah, durante il Sundance, anche se non fa parte del festival.

Alle preoccupazioni di Simmons i produttori di The Wolper Organization hanno subito risposto con una loro dichiarazione: “Anche se ci piacerebbe che fosse coinvolto, rispettiamo il suo desiderio di privacy e intendiamo produrre un film che lo onori, lo celebri e racconti una storia drammatica”. “Sappiamo che è profondamente riservato e non vorremmo mai invadere la sua privacy, ma è una persona straordinaria, che ha cambiato la vita di milioni di persone e l’impatto che ha avuto sul mondo deve essere riconosciuto”, proseguono in un comunicato.

L’obiettivo del biopic

Mark Wolper della Wolper Organization aveva affermato in una precedente dichiarazione che l’obiettivo del biopic era di fare qualcosa di profondo, con il tono di Little Miss Sunshine. Il progetto è nato in seguito a un meme virale in cui si notava la somiglianza fisica tra Shore e Simmons.

“Ho notato tutte le reazioni al fatto che interpretassi Richard Simmons in un nuovo biopic”, aveva scritto Shore su Facebook a settembre. “Ho sentito che vive nel profondo di Big Bear. Stiamo giocando a nascondino al telefono (sì, ha ancora un telefono). Sto cercando di farlo accadere per voi ragazzi. Siate ottimisti”.

Sempre il 17 gennaio, Shore aveva dichiarato in un comunicato che annunciava il progetto: “Simmons ha rappresentato un modello per la salute mentale e fisica e la libertà di essere autentici e un po’ sciocchi. Ogni volta che era in tv non potevi mai togliergli gli occhi di dosso e portava una tale gioia nelle sue apparizioni che non rappresentava altro che un divertimento”.

Simmons è stato uno dei più noti motivatori di fitness degli Stati Uniti, salito alla ribalta negli anni Settanta con libri e video di allenamenti. Una volta era un appuntamento fisso nei talk show e nel suo studio Simmons di Beverly Hills, ma si è ritirato a vita privata nel 2014.

Traduzione di Nadia Cazzaniga