Martin Scorsese ha ricevuto un’accoglienza da eroe alla Berlinale 74 durante la conferenza stampa per l’Orso d’Oro onorario che riceve martedì 20 febbraio. Il regista era atteso anche da diversi ammiratori in fila per ore.
“Grazie per avermi reso la persona che sono oggi”, ha detto un fan entusiasta. Un giornalista georgiano lo ha invitato a casa per un bicchiere di vino. Un altro, dalla Bulgaria, ha fatto una pausa dalla domanda per recitare la sua scena preferita di The Departed – Il bene e il male.
La maggior parte delle domande rivolte all’ironico regista americano di Taxi Driver, Toro Scatenato e Quei bravi ragazzi sono state abbastanza generali, con i giornalisti interessati al cibo preferito di Scorsese – la ricetta delle lasagne di sua madre – quanto ai film della sua impareggiabile filmografia.
Alla domanda sui suoi 30 secondi preferiti di sempre, Scorsese ha scherzato: “Intende nel cinema?”. Ma il regista si è soffermato su alcuni momenti della sua carriera, ricordando che per la prima volta ha “capito di essere libero” dopo aver girato Re per una notte. “Dopo quel film non sapevo più nulla”, ha affermato. “Prima di Toro Scatenato avevo puntato tutto su Taxi Driver, New York, New York e L’ultimo valzer. Mi sono sentito libero di ripensare tutto, ho dovuto ricominciare tutto da capo. E mi accorgo che, per fortuna e con gratitudine, questo è successo molte volte nella mia vita”.
L’Orso d’oro: un omaggio europeo e internazionale
Scorsese ha riflettuto su come la visione di film internazionali quando era più giovane, da quelli di Satyajit Ray ad Akira Kurosawa, “in televisione, doppiati in inglese, con la pubblicità”, abbia contribuito ad ampliare la sua comprensione del mondo e la sua empatia per le persone lontane dal suo piccolo quartiere di New York.
“Forse, ragazzi simili in tutto il mondo potrebbero guardare un film e rimanerne ugualmente colpiti. Non è detto che diventino registi, ma il cinema potrebbe cambiare le loro vite”, ha affermato. “Mi intristisce la brevità della vita, ma non deve essere così da subito. La gente dice che il mondo intero morirà e io so che stiamo andando verso il sole o la luna o qualcosa del genere, ma nel frattempo siamo tutti qui. Quindi comunichiamo. Comunichiamo attraverso l’arte”.
Lo sguardo di Scorsese al cinema del futuro
Per quanto riguarda i registi più giovani, Scorsese ha citato Celine Song, il cui debutto Past Lives è stato proiettato a Berlino l’anno scorso, come una delle nuove voci che lo ispirano. Non considera, tuttavia, il suo stesso cinema finito, anzi. Ha sottolineato che gli piacerebbe fare un altro film con Mike Jagger (il film sui concerti dei Rolling Stones, Shine a Light, ha aperto la Berlinale nel 2008) ma, in caso contrario, cercherà di attenersi alla sua tradizione di includere Gimme Shelter degli Stones nelle colonne sonore dei suoi film.
“Mick Jagger mi ha detto, e io non potevo crederci, che Shine a Light è l’unico film che ho fatto in cui non ho inserito Gimme Shelter”, ha ricordato.
THR Newsletter
Iscriviti per ricevere via email tutti gli aggiornamenti e le notizie di THR Roma