Michael Imperioli: “Le scene più difficili da girare? Per me quelle di violenza sulle donne”

Sebbene l'attore abbia recitato in diverse sequenze violente nel corso della sua carriera, ha raccontato di aver avuto difficoltà durante le riprese de I Soprano e che per immedesimarti in quelle situazioni devi pensare a "cose terribili"

Michael Imperioli ha rivelato che per lui le scene più difficili da girare in un film o in una serie sono quelle che prevedono violenza sulle donne. In un’intervista al Guardian, pubblicata giovedì 10 agosto, l’attore ha sottolineato che è stato particolarmente difficile quando il suo personaggio de I Soprano, Christopher Moltisanti, era violento nei confronti della fidanzata Adriana La Cerva (Drea de Matteo).

“La cosa più brutale e difficile per me è stata quando Christopher doveva essere fisicamente violento con Adriana”, ha spiegato Imperioli. “Dal punto di vista tecnico, cerchi di stare molto attento a non far male alla persona – continua l’attore – ma dovendo arrivare a quel livello di violenza nei confronti di una donna, devi immedesimarti in cose terribili per arrivarci”.

Imperioli ha aggiunto che, se a volte può essere “molto immediato” raggiungere quello stato d’animo per una scena, altre volte si tratta di trovare “qualcosa che è presente nella propria vita a cui attingere. A volte devi guardare al tuo passato. E a volte devi usare l’immaginazione”.

Dalla prova alla scena

Anche se in alcuni casi si ricorre a controfigure, l’attore di The White Lotus ha osservato che è sempre impegnativo passare dalle prove di quelle scene alle riprese vere e proprie. “Una cosa sono la coreografia e le prove, poi quando si recita a pieno ritmo con tutte le emozioni, è facile non avere lo stesso controllo”, ha detto. E continua: “Quindi bisogna fare molta attenzione”.

Per Michael Imperioli è più facile “sparare a un mafioso o farsi di eroina” per una scena: “Queste cose per me non sono difficili”. Nel corso della sua carriera, infatti, l’attore ha affrontato diverse scene violente, recitando anche in spietati gangster movie come Quei bravi ragazzi (1990) di Martin Scorsese.

Traduzione di Nadia Cazzaniga