Caso Sean “Diddy” Combs: gli agenti federali perquisiscono le sue residenze per le accuse di traffico sessuale

Il mese scorso al magnate della musica è stata notificata una quinta causa per aggressione sessuale da parte del produttore Rodney "Lil Rod" Jones. A novembre anche la sua ex compagna Cassie lo aveva denunciato

Le case di Sean “Diddy” Combs a Los Angeles, New York e Miami sono state perquisite dagli agenti federali lunedì 25 marzo, un mese dopo che il magnate della musica è stato citato in giudizio, tra le tante accuse, per traffico sessuale.

Un rappresentante dell’Homeland Security Investigations di New York ha dichiarato in un comunicato che i blitz sono stati eseguiti “come parte di un’indagine in corso, con l’assistenza dell’HSI di Los Angeles, dell’HSI di Miami e dei nostri partner locali”. Hanno aggiunto che “forniremo ulteriori informazioni non appena saranno disponibili”.

I rappresentanti di Combs non hanno risposto alle richieste di commento.

Tutto questo accade a distanza di circa un mese da quando a Combs è stata notificata una denuncia per aggressione sessuale da parte del produttore Rodney “Lil Rod” Jones, che ha accusato il magnate della musica di averlo molestato e coinvolto nel traffico sessuale. La denuncia è la quinta presentata contro il rapper da quando la sua ex-compagna di lunga data Cassie, il cui vero nome è Casandra Ventura, lo ha denunciato a novembre per aggressione sessuale.

In una dichiarazione rilasciata lunedì 25 marzo, Douglas Wigdor, avvocato di Ventura, ha affermato che “sosterremo sempre le forze dell’ordine quando cercano di perseguire coloro che hanno violato la legge. Ci auguriamo che questo sia l’inizio di un processo che riterrà il signor Combs responsabile della sua condotta depravata”.

Ventura, che ha accusato Combs di averla ripetutamente violentata e abusata fisicamente per quasi un decennio, ha poi raggiunto un accordo con Combs. In una dichiarazione rilasciata all’epoca, l’avvocato di Combs, Benjamin Brafman, aveva chiarito che la decisione di raggiungere un accordo non era “in alcun modo un’ammissione di illecito”.

Le successive cause contro Combs includono le accuse di una donna che era minorenne all’epoca della presunta aggressione e l’affermazione che Combs avrebbe costretto Jones ad adescare lavoratrici del sesso per il fondatore della Bad Boy Records. Molteplici cause sostengono anche che Combs abbia drogato le sue vittime e una di queste include l’affermazione che abbia soffocato una donna fino a farla svenire, invitandola poi a non denunciare l’accaduto.

Il produttore ha sempre negato tutte le accuse, affermando in una dichiarazione dello scorso dicembre che “non ho fatto nessuna delle cose orribili che sono state denunciate”.

In una dichiarazione del febbraio scorso, l’avvocato di Combs, Shawn Holley, ha affermato che le affermazioni di Jones sull’aggressione e il traffico sessuale sono “pura fantasia”.

Traduzione di Nadia Cazzaniga