Cannes 77: Demi Moore sulla nudità estrema e la violenza shock di The Substance: “Non siamo contro gli uomini, siamo contro i cretini”

Nel film, che ha entusiasmato e scioccato la Croisette, l'attrice è una conduttrice che viene sostituita da una star più giovane e più bella, interpretata da Margaret Qualley. Nel cast anche Dennis Quaid, che dedica il ruolo a Ray Liotta

Demi Moore ha dichiarato che recitare in The Substance, body-horror di Coralie Fargeat, ha richiesto un “livello di vulnerabilità e crudezza” nei confronti del proprio corpo. L’attrice ha dato il meglio di sé nel film, una satira cruenta sugli standard di bellezza, la mascolinità tossica e l’odio femminile per se stesse.

La nudità frequente e prominente del film, così come la sua violenza raccapricciante, hanno attirato molta attenzione dopo la première mondiale a Cannes. Demi Moore interpreta Elisabeth Sparkle, un’acclamata attrice diventata conduttrice di un programma di ginnastica diurno che viene sostituita da una star più giovane e più bella, interpretata da Margaret Qualley, scatenando un confronto tra le due donne.

Una delle scene più grafiche del film mostra Moore e Qualley che si affrontano in una lotta sanguinosa, nuda e senza esclusione di colpi. Il pubblico di Cannes ha apprezzato molto il film. “È un’ottima partner”, ha dichiarato Moore riguardo a Qualley. “Eravamo molto vicine in alcuni momenti… E nude. Ma c’era anche una certa leggerezza nel girare quelle scene”.

Demi Moore: “Oltre la mia zona di comfort”

Moore ha affermato che The Substance “mi ha spinto fuori dalla zona di comfort”, ma che aveva ben chiaro che le immagini esplicite “erano necessarie per raccontare la storia” e che Fargeat ha affrontato le scene “con molta sensibilità”, stabilendo un “terreno comune di fiducia reciproca”.

Mentre molti hanno fatto paragoni tra la trama del film e l’esperienza di Moore come attrice “anziana” in una Hollywood ossessionata dai giovani, la star di Ghost ha dichiarato di non essersi mai vista “come una vittima” e che The Substance è più che altro uno sberleffo verso la “prospettiva maschile della donna ideale”.

Fargeat ha osservato che la violenza visiva del film è una metafora di quella emotiva e fisica che gli uomini infliggono alle donne e che quest’ultime infliggono a se stesse, nella loro ricerca di ideali di bellezza irrealistici. “Non conosco nessuna donna che non abbia un disturbo alimentare o usi qualche violenza sul proprio corpo”, ha affermato la regista.

The Substance e l’omaggio di Dennis Quaid a Ray Liotta

I personaggi maschili di The Substance non ne escono bene, e ognuno di loro viene mostrato come una diversa variante della mascolinità tossica. Ma la regista e il cast hanno rassicurato tutti di non voler condannare un intero genere. Come detto da Demi Moore: “Non siamo contro gli uomini, siamo contro i cretini”. “La gente dice che Fargeat odia gli uomini”, ha aggiunto Dennis Quaid, che nel film interpreta Harvey, uno squallido produttore televisivo. “No, odia gli stronzi. Ma gli stronzi sono così divertenti da interpretare”.

Quaid ha anche elogiato Moore, definendo la sua interpretazione “l’inizio di un incredibile terzo atto” della sua carriera. Ha anche dedicato il suo ruolo al defunto Ray Liotta, l’attore che era stato originariamente scelto per interpretare Harvey. “È stato proprio questa settimana, due anni fa, che è venuto a mancare”, ha dichiarato Quaid. “Era un attore incredibile. Dedico a lui questo ruolo”.

The Substance è stato prodotto dalla Working Title e inizialmente doveva essere distribuito dalla Universal. Invece, il film uscirà negli Stati Uniti tramite Mubi, segnando la più grande uscita in sala di sempre per lo streamer d’essai.