Festival del cinema di Berlino: eliminate intere sezioni a causa di tagli al budget

"Dobbiamo introdurre degli aggiustamenti per creare una base finanziaria stabile per l'organizzazione e la realizzazione della Berlinale in futuro" ha dichiarato la kermesse tedesca nel tentativo di risparmiare milioni di euro

Martedì 11 luglio, la Berlinale ha rivelato di star operando notevoli tagli al suo budget. Il festival cinematografico aperto al pubblico più grande del mondo intende eliminare intere sezioni del suo programma per evitare una crisi finanziaria.

A partire dal prossimo anno, il festival di Berlino rinuncerà alla sezione Perspektive Deutsches Kino, volta a mettere in risalto i registi tedeschi emergenti. In futuro, i film degli esordienti saranno presentati all’interno delle sezioni già esistenti del festival: Concorso, Incontri, Panorama, Generazione e Forum.

Il festival di Berlino taglierà anche la sezione Berlinale Series, dedicata alle serie tv di alto livello, per far confluire le anteprime seriali nella sezione Berlinale Special Gala. Il neo direttore della kermesse, Carlo Chatrian, subentrerà nella programmazione di questa selezione a Julia Fidel, ex direttrice Berlinale Series che aveva annunciato a inizio anno di voler lasciare l’incarico.

Rimarrà invariato il Berlinale Series Market, la sezione del festival dedicata all’industria televisiva che organizza proiezioni per i professionisti e un ampio programma di conferenze.

La Berlinale, inoltre, taglierà ulteriormente sul programma complessivo, con un numero totale di film ridotto a circa 200 (rispetto ai 287 proiettati quest’anno, contando tutte le sezioni).

“Come molti altri settori della società, anche le istituzioni culturali e i festival subiscono gli effetti di un considerevole aumento dei costi, con budget che rimangono però invariati. Tenendo presente tutto questo, dobbiamo introdurre degli aggiustamenti per creare una base finanziaria stabile per l’organizzazione e la realizzazione della Berlinale in futuro”, ha dichiarato il festival in un comunicato. “Questo processo porta con sé l’opportunità di ottimizzare la presentazione dei film, ricorrendo a un programma più mirato”.

Il Ministero della cultura tedesco è co-finanziatore della Berlinale, e stanzia per il festival 10,7 milioni di euro l’anno. Nel 2022 e nel 2023 sono stati aggiunti altri 2,2 milioni di euro per tentare di coprire i costi in crescita, ma il finanziamento si esaurisce quest’anno.

La Berlinale ha visto anche l’esodo di alcuni dei suoi sponsor aziendali, che sommati insieme costituivano un terzo del budget dell’evento. Il marchio di auto di lusso Audi, sostenitore storico della Berlinale, ha abbandonato la manifestazione, sostituito da Uber, un marchio di fascia inferiore nell’ambito dei trasporti. Anche MagentaTV e L’Oréal Paris hanno concluso i loro accordi di sponsorizzazione, mentre nel 2023 è salito a bordo Armani Beauty come sponsor di moda.

Il terzo pilastro finanziario di Berlino, la vendita dei biglietti, sembra invece più solido. Sono stati venduti 320.000 biglietti per le proiezioni di quest’anno, assicurando al festival la posizione di primo evento cinematografico pubblico al mondo.

Sotto la guida dei co-direttori Carlo Chatrian e Mariëtte Rissenbeek, che quattro anni fa hanno preso il posto dello storico capo Dieter Kosslick, il festival di Berlino è diventato più all’avanguardia e più politicizzato nella sua selezione ufficiale. Tuttavia, i frequentatori abituali del festival si sono lamentati della mancanza di star o di titoli di spicco.

Se un tempo veniva considerata quasi alla pari di Cannes e Venezia, Berlino ora è scivolata in basso nella classifica globale. La kermesse negli ultimi anni ha faticato parecchio ad attirare i grandi blockbuster hollywoodiani o i film indipendenti che si attendono a un festival di alto livello. Durante il regno di Chatrain-Rissenbeek, c’è stata una sola anteprima mondiale di una major: Onward – Oltre la magia della Pixar, che chiuse il festival del 2020.

Rissenbeek ha già dichiarato che si dimetterà dopo la Berlinale 2024, allo scadere del suo contratto. Il ministero della cultura tedesco è ancora in trattative con Chatrian per una possibile estensione del suo mandato. Ad ogni modo, si è ipotizzato che l’anno prossimo potrebbe vedere grandi cambiamenti, con una revisione della struttura gestionale del festival e del suo finanziamento.

L’European Film Market di Berlino, che si svolge parallelamente al festival, è il primo grande mercato cinematografico dell’anno e, per la maggior parte dei grandi acquirenti e venditori indipendenti, è una tappa obbligata. Ma gli sconvolgimenti del festival e la perdita di sezioni popolari come la Berlinale Series potrebbero avere un impatto negativo sulla partecipazione dell’industria all’iniziativa.

Il 74° Festival Internazionale del Cinema di Berlino si terrà dal 15 al 25 febbraio 2024.

Traduzione di Nadia Cazzaniga