Per i 50 anni di Amarcord di Federico Fellini lunedì sarà festa grande a Rimini

Al cinema Fulgor tavola rotonda e proiezione della pellicola restaurata che nel 1975 fece vincere al regista riminese il suo quarto premio Oscar

Di THR ROMA

Mezzo secolo fa usciva nelle sale Amarcord, una delle pellicole più famose e amate di Federico Fellini e il quarto dei cinque premi Oscar vinti dal regista riminese. Il film fece  il giro del mondo con la semplicità di una storia di provincia di un borgo nell’Italia degli anni Trenta. I personaggi sono entrati nell’immaginario collettivo per la loro forza espressiva e per l’impareggiabile allegria. Un racconto semplice che diventa universale attraverso la poesia di luoghi e situazioni senza tempo.

In occasione dei 50 anni dall’uscita nelle sale un libro-dizionario ripercorre attraverso 60 lemmi i personaggi, la storia e i temi cari a Fellini. Lo hanno scritto Davide Bagnaresi e Gianfranco Miro Gori, due riminesi doc che hanno saputo anche svelare “misteri” e origini di alcune parole del film. Per celebrare i 50 anni del capolavoro felliniano, Rimini e il Fellini Museum, lunedì 11 dicembre, dedicheranno una serata al Cinema Fulgor – quello in cui un piccolo Federico seduto sulle ginocchia del nonno si innamorò della settima arte guardando Maciste all’inferno – con una serie di interventi da parte di esperti e la proiezione del film in versione
restaurata.

La celebrazione inizierà con una chiacchierata a più voci, quelle di quattro studiosi di comprovata fede e competenza felliniane: Gianfranco Miro Gori, che agli studi e alla letteratura su Fellini ha fornito decine di contributi e che questa estate ha dato alle stampe Amarcord dalla A alla Z, più che un vocabolario un prontuario del film, scritto assieme a Davide Bagnaresi, autore della Biografia dell’infanzia del regista e lui stesso presente all’incontro; il terzo ospite è Nicola Bassano, già archivista del fondo Fellini della Cineteca
comunale, che ha appena pubblicato Amarcord Story, e infine, nel ruolo di moderatrice, la giornalista Annamaria Gradara, anch’ella autrice di una serie di articoli su Fellini, in parte confluiti in Almanacco Fellini.

Al termine della tavola rotonda è prevista la visione della versione restaurata di Amarcord, un appuntamento che è divenuto oramai fisso nella programmazione cinematografica cittadina e del Fulgor. (ANSA).