Zustissia: Palomar acquisisce i diritti del memoir Io sono innocente per farne un film

La pellicola, scritta da Lisa Nur Sultan e Niccolò Gentili, sarà girata nel 2025 in Sardegna e ripercorrerà la storia del più lungo errore giudiziario italiano che ha visto protagonista Beniamino Zuncheddu, mite pastore sardo, condannato ingiustamente per omicidio

Di THR ROMA

Palomar (Palazzina LAF, Cento domeniche, La paranza dei bambini, Volevo nascondermi) e Lisa Nur Sultan (Sulla mia pelle, Circeo, Studio Battaglia, Call My Agent – Italia) sono al lavoro sul film tratto dall’incredibile vicenda giudiziaria di Beniamino Zuncheddu, mite pastore sardo a cui una sentenza sbagliata ha rubato 33 anni di vita, e dell’avvocato che alla fine è riuscito a farlo assolvere, Mauro Trogu.

Sulla vicenda è appena arrivato nelle librerie il bellissimo memoir Io sono innocente, di Trogu e Zuncheddu (De Agostini), in cui l’avvocato ripercorre gli 8 anni di lotte, sacrifici, indagini e colpi di scena per arrivare alla riapertura del processo.

I diritti del libro sono stati acquisiti da Palomar. Il film sarà scritto da Lisa Nur Sultan e Niccolò Gentili e sarà girato nel 2025 in Sardegna. Un importante nome sarà presto annunciato per la regia.

Zustissia: la sinossi

Zustissia è la storia di un crimine efferato, un triplice omicidio commesso sui monti del Sud Sardegna in una notte buia del 1991, di un colpevole che non era tale ma che viene rapidamente condannato all’ergastolo in tre gradi di giudizio, e del giovane avvocato che dal 2016 ha testardamente lottato – pro bono – per ridargli la libertà.

È la storia di una vita rubata dal più lungo errore giudiziario della storia italiana, 33 anni di ingiusta detenzione, e dell’emozionante battaglia che l’avvocato Trogu e tanti nuovi alleati hanno ingaggiato per arrivare alla revisione del processo e all’assoluzione, giunta il 26 gennaio 2024.

Sarà un film d’inchiesta, d’impegno civile, d’amicizia e d’amore. Amore per “sa zustissia”, amore per la verità, e amore per le montagne, quei meravigliosi monti del Sud Sardegna da cui Beniamino è stato tenuto lontano tutta una vita. E dove ora, finalmente, è tornato.