Rust, la famiglia dell’armaiola del set lancia una raccolta fondi per portare il caso in appello

"Indagine raffazzonata e sospettosamente di parte", accusano i familiari su GoFundMe. Hannah Gutierrez-Reed, 26 anni, potrebbe scontare 18 mesi in prigione per l'omicidio colposo della direttrice alla fotografia Halyna Hutchins

Prima del processo ad Hannah Gutierrez-Reed, che si svolgerà il 15 aprile e che la vede imputata per omicidio colposo per i fatti avvenuti sul set di Rust, la sua famiglia ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe, chiedendo una mano per pagare le spese processuali e portare il caso in appello.

La giovane, 26 anni, dell’Arizona, potrebbe scontare 18 mesi in prigione per il suo ruolo nella sparatoria accidentale che ha portato alla morte della direttrice alla fotografia Halyna Hutchins, sul set del film western a basso budget Rust. Gutierrez-Reed, che è in custodia dal 6 marzo dopo il verdetto della giuria di Santa Fe, era responsabile delle armi durante la produzione.

Durante il processo, la giovane è stata rappresentata dall’avvocato del New Mexico Jason Bowles. La raccolta fondi è stata lanciata dal padre, Thell Reed, un nome noto all’interno dell’industria dell’intrattenimento per il suo lavoro come armaiolo. La richiesta monetaria è di 100mila dollari.

Il caso Rust

Il 21 ottobre 2021, la pistola revolver maneggiata da Alec Baldwin ha sparato un proiettile vero. La direttrice alla fotografia Hutchins è morta sul colpo, mentre il regista Joel Souza è rimasto ferito.

Durante il processo, il pubblico ministero ha affermato che Gutierrez-Reed – che sostiene di aver caricato la pistola di Baldwin con proiettili a salve – è stata negligente nel maneggiare armi da fuoco e munizioni sul set.

La difesa sostiene invece che l’armaiola sia il capro espiatorio per problemi di sicurezza nella produzione più grandi, e che lei non poteva controllare. Nel discorso viene infine accusato Baldwin, che è anche produttore del film, tra gli altri. L’attore sarà processato a luglio per omicidio colposo, e si è dichiarato non colpevole.

La raccolta fondi

“Gutierrez-Reed è stata individuata dai pubblici ministeri come la principale responsabile, sulla base di un’indagine raffazzonata e sospettosamente di parte portata avanti delle autorità del Nuovo Messico”, si legge nel testo che accompagna la raccolta fondi.

E continua: “Questo nonostante i rapporti ufficiali dell’OSHA e gli investigatori dell’OSHA abbiano riscontrato azioni non sicure e una mancanza di sicurezza in tutta la produzione, attribuendo chiaramente la colpa ai produttori e al personale di produzione del film”.

Diverse persone hanno inviato lettere al giudice supportando la giovane armaiola. Tra questi figurano Edward Romero, ex-ambasciatore in Spagna durante la presidenza Clinton e leader della comunità Ispanica in New Mexico, e anche l’allenatore dei Sacramento Kings Mike Brown.

La nota degli avvocati

In una nota depositata dagli avvocati di Gutierrez-Reed il 10 aprile, si legge che la responsabile delle armi sul set ha sofferto di ansia, paura e depressione dopo la sparatoria, e che ha cercato un consulto presso la Mohave Health Clinic in Arizona.

“Giorni dopo il fatto, la signora Gutierrez-Reed voleva esprimere alla famiglia Hutchins la sua profonda tristezza per questa tragedia e per la morte di Halyna”, scrivono gli avvocati. “I procedimenti legali e le indagini incombenti, tuttavia, lo hanno reso impossibile. Sebbene abbia esercitato il suo diritto costituzionale a un processo con giuria, ciò non significa che non si sia sentita e non si senta ancora incredibilmente triste e affranta per quanto accaduto quel tragico giorno sul set di Rust”.

E concludono: “La tragica serie di eventi che si svolsero quel giorno distrusse e alterò la vita di molte persone, compresa quella della signora Gutierrez – Reed”.