The Bikeriders: Austin Butler, Tom Hardy e Jodie Comer fotografati sul set diventano ritratti d’autore raccolti in un libro (foto in esclusiva)

Vandals: The Photography of The Bikeriders, il nuovo libro con le immagini di scena del prossimo film di Jeff Nichols su una banda di motociclisti fuorilegge a Chicago negli anni Sessanta. In arrivo nei cinema italiani il 19 giugno

The Bikeriders di Jeff Nichols offrirà uno sguardo adrenalinico sulle bande di motociclisti, una delle sottoculture più diffuse in America. Il film è ambientato negli anni ’60, quando la libertà di guidare in gruppo con le proprie moto, lungo le strade desolate e selvagge degli Stati Uniti, appartenendo a un club, si trasforma in violenza e guerra tra bande. Con Austin Butler, Jodie Comer e Tom Hardy, il film sui motociclisti fuorilegge di Chicago uscirà il 19 giugno in Italia e il 21 giugno negli Usa, dopo che la data di uscita del 1 dicembre è saltata.

Il film si ispira al lavoro del fotografo Danny Lyon, oggi ottantenne, che si fece notare per la prima volta con foto che documentavano il movimento per i diritti civili. Si unì poi alla sezione di Chicago dell’Outlaws Motorcycle Club. Dal 1963 al 1967, scattò migliaia di foto, coinvolgendo i membri del club e le loro mogli e fidanzate. Il suo libro The Bikeriders, pubblicato nel 1968 con successo, è ancora una pietra miliare per il moderno reportage fotografico.

In occasione dell’uscita del film, è appena uscito un nuovo libro di foto: Vandals: The Photography of The Bikeriders, pubblicato da Insight Editions, in collaborazione con New Regency. Il libro, copertina rigida e 160 pagine, è pensato come un complemento del film e contiene scatti di Bryan Schutmaat e Kyle Bono Kaplan sul set.

The Bikeriders: dalle foto di Danny Lyon al set

Insomma, un libro di foto su un film basato su un libro di foto. Quando gli è stato chiesto di spiegare il suo processo di pensiero, Schutmaat ha detto a The Hollywood Reporter che voleva rendere giustizia all’argomento. “The Bikeriders è un libro fotografico così fondamentale che sarebbe scoraggiante provare a emulare le foto di Danny, quindi come fotografo sono stato me stesso. Ho parlato con Austin Butler. Quando interpretava Elvis, non stava facendo un’imitazione ma portava con sé lo spirito di Elvis. Non ho provato a creare un equivalente fotografico di un’imitazione di Danny Lyon, ma ho tentato di trattenere il senso di curiosità, vitalità e stile di Danny”.

Aggiunge Kaplan: “Far parte di un film che non solo richiedeva di fotografare la narrazione ma anche di rendere omaggio al lavoro di Danny ha fatto costruire un legame profondo. Catturare l’essenza di The Bikeriders è stato un tributo a Danny e ai fotografi senza paura di quell’epoca”.

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Jeff Nichols era da tempo un fan del lavoro di Lyon. “Prima di incontrarlo, ho iniziato a perseguitarlo online, sul suo sito Bleak Beauty”, racconta il regista. Ci sono voluti più di dieci anni per mettere insieme il film. “Gran parte del problema è stato che non sapevo esattamente come fare”, spiega. “Per capirlo ho dovuto superare ostacoli molto ingombranti. Il primo era quanto romanzare la storia, e questo mi ha dato molta libertà nel prendere quelle fantastiche interviste del libro, spostarle e rimescolarle. Volevo realizzare un film che trasmettesse la stessa sensazione che provo io quando guardo le foto, senza sapere una storia specifica”.

Nichols e Lyon si sono incontrati nel 2014 e hanno iniziato a discutere del progetto. Alla fine, Lyon ha concesso a Nichols di guardare tutto il materiale originale. “Jeff è stato in grado di esaminare tutte le stampe e i provini a contatto che avevo realizzato, in modo da poter vedere come apparivano tutti e come si vestivano”, dice Lyon a THR. “La fonte più preziosa erano i nastri audio originali da ¼ di pollice che avevo realizzato con tutti i miei eroi, che sarebbero poi diventati i personaggi del film. Così Jeff e il cast hanno potuto sentire come parlavano, che cosa dicevano e come si comportavano. Gli attori hanno fatto un lavoro straordinario nel ricreare tutto”.

Jodie Comer nel nuovo libro Vandals: The Photography of The Bikeriders - EDIZIONI BRYAN SCHUTMAAT/INSIGHT

Jodie Comer nel nuovo libro Vandals: The Photography of The Bikeriders – EDIZIONI BRYAN SCHUTMAAT/INSIGHT

Tom Hardy nel nuovo libro Vandals: The Photography of The Bikeriders - EDIZIONI KYLE BONO KAPLAN/INSIGHT

Tom Hardy nel nuovo libro Vandals: The Photography of The Bikeriders – EDIZIONI KYLE BONO KAPLAN/INSIGHT

The Bikeriders: il cast e le Harley-Davidson

È sorprendente come il cast – Hardy, Comer e Butler ma anche Boyd Holbrook e Mike Faist – riescano non solo a riprodurre voci e manierismi ma anche a incarnare le vite caotiche dei veri bikers. Dallo slang del Midwest degli anni ’60, agli indumenti in pelle e alle toppe d’epoca. Questi piccoli e accurati dettagli rendono il film molto accurato. Una menzione speciale va anche alle motociclette Harley-Davidson d’epoca, a cura del coordinatore degli stunt Jeff Milburn. Nella sua recensione del film lo scorso autunno, THR l’ha definita “una splendida e violenta lettera d’amore indirizzata agli outsider”.

EDIZIONI KYLE BONO KAPLAN/INSIGHT

EDIZIONI KYLE BONO KAPLAN/INSIGHT

Quanto a come si sente Lyon nel vedere i personaggi ormai scomparsi del suo libro ora sullo schermo, dice: “Li ho sempre romanticizzati e ammirati. Continuano a vivere nella leggenda sul grande schermo. Ma per me era una questione personale. Cal (interpretato da Holdbrook nel film – ndr) era davvero il mio migliore amico nel club, ed ero pazzo di Kathy (Comer – ndr)”. Quando gli è stato chiesto se è stata una sorpresa vedere anche lui stesso nel film, Lyon ha risposto: “Certo, perché no? Ero pazzo come molti di loro e adoravo guidare la mia Triumph per le strade di Chicago”.

Ma è stata una visita sul set a far sentire di nuovo al fotografo ormai 82enne quello spirito da motociclista fuorilegge. “Vedere la mia vecchia e originale Triumph parcheggiata sul set, metterla in moto con un ruggito tremendo e la voglia di partire verso il tramonto”.

EDIZIONI KYLE BONO KAPLAN/INSIGHT

EDIZIONI KYLE BONO KAPLAN/INSIGHT