Telluride: The Bikeriders apre il festival. C’è aria di Oscar per Jodie Comer?

Scritto e diretto da Jeff Nichols, il film, un adattamento da 40 milioni di dollari dell'omonimo libro di Danny Lyon del 1968, è interpretato, oltre che dall'attrice nota per la pièce di Prima Facie, anche da Austin Butler e Tom Hardy

The Bikeriders, un film drammatico scritto e diretto da Jeff Nichols (Take Shelter, Mud e Loving-L’amore deve nascere libero), ha inaugurato il 50° Telluride Film Festival presso il Werner Herzog Theatre.

Il film, un adattamento da 40 milioni di dollari dell’omonimo libro di Danny Lyon del 1968, uscirà nelle sale distribuito da 20th Century Studios. Descrive l’ascesa e il declino di un club di motociclisti di Chicago tra il 1965 e il 1973, come raccontato dalla fidanzata (Jodie Comer) di uno dei centauri (Austin Butler).

Un’opera in costume ben fatta e coinvolgente che ricorda i lavori di David Chase per il cinema: Not Fade Away del 2012 e I molti santi del New Jersey del 2021. Caratterizzato da accenti marcati, violenza e una “famiglia” di uomini al centro del film, sembra che la principale speranza di vincere un Oscar sia rappresentata dall’interpretazione di Comer, che potrebbe concorrere per una nomination sia nella categoria di attrice protagonista che in quella di non protagonista.

Con un aspetto completamente diverso dal personaggio di Killing Eve, per cui ha vinto un Emmy, l’attrice trentenne – che quest’anno è reduce da un Tony per una delle più belle interpretazioni mai viste a Broadway, nel one-woman show Prima Facie, e che due anni fa aveva sfiorato la nomination all’Oscar per il suo ruolo in L’ultimo duello –  si trasforma completamente ancora una volta, portando sulle sue spalle l’intero film.

L’ensemble di uomini è forte e solido, ma in gran parte ritrae tipi forti e silenziosi nella loro versione personale di Marlon Brando ne Il selvaggio, il film sui motociclisti del 1953 ricordato nella pellicola. A conferire un cuore alla pellicola è Jodie Comer.

Traduzione di Pietro Cecioni