The Idea of You: il ritorno della splendida Anne Hathaway, quarantenne divorziata. Un film come Notting Hill ma aggiornato

C’è un solo comandamento che una commedia romantica non può ignorare. Le storie d’amore devono finire bene. E se l’unità di misura del lieto fine è la curva del sorriso di Julia Roberts nella scena (quasi) finale di Notting Hill, The Idea of You con Anne Hathaway e Nicholas Galitzine supera a pieni voti l’esame.

Il nuovo film di Michael Showalter (The Big Sick), disponibile su Prime Video dal 2 maggio e già chiusura del SXSW Film & TV Festival, tratto dall’omonimo romanzo dell’attrice e scrittrice Robinne Lee, è una commedia allo stesso tempo sexy e leggera, tenera e arguta, seria e ironica. E non solo moderna, ma odierna. Tanto da mostrare che per le sedicenni di oggi è imprescindibile che i ragazzi siano femministi. Ma sono passati vent’anni da Quanto è difficile essere teenager! con Lindsay Lohan, dunque chi ha sedici anni non è la protagonista di questa storia. Inaspettatamente a vivere un sogno adolescenziale è sua madre, quarantenne divorziata, che inizia a frequentare una popstar internazionale (nel libro ispirata ad Harry Stiles degli One Direction).

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Così, dal classico incontro casuale tra i due, la commedia fa quello che ogni commedia d’amore deve fare, a regola d’arte e in modo originale. Cioè fa credere nell’amore e, non meno importante, fa anche ridere. Ulteriore vantaggio, con spensieratezza, se la cava pure con alcuni suggerimenti sull’accettazione di sé.

The Idea of You, la trama

Al Coachella festival, Solène (Anne Hathaway) scambia per un bagno la roulotte del cantante Hayes Campbell (Nicholas Galitzine). Lei, alla vigilia del suo quarantesimo compleanno, non avrebbe dovuto trovarsi lì, circondata da adolescenti invasati con i brillantini sulle guance. Avrebbe dovuto essere invece in campeggio, da sola, “a metabolizzare gli ultimi vent’anni”, aveva confidato all’amica. Ma il suo ex marito Daniel (Reid Scott), all’ultimo, le ha chiesto di cambiare i piani, rinunciando ad accompagnare la figlia sedicenne Izzy (Ella Rubin) dalla vecchia band preferita, gli August Moon. Adesso quindi Solène è costretta a cercare un posto dove fare pipì.

Tra i due un bell’incontro e lo scambio di qualche battura, che Solène si lascerebbe alle spalle, se non che Hayes si presenta nella sua galleria d’arte di Los Angeles per conoscerla meglio. È l’inizio di un’incredibile storia d’amore che senza dubbio farà ricordare i paparazzi di Notting Hill. Mentre accompagna Hayes nelle tappe europee del suo tour, Solène deve affrontare la sua attrazione per un uomo di quasi vent’anni più giovane, il giudizio dei suoi fanatici fan e quello delle persone intorno a lei. Deve considerare anche la propria felicità: come vuole che sia la sua vita dopo i quarant’anni?

Il cast e i personaggi

Una grande parte dell’attrattiva del film deriva dalla performance di Hathaway. L’indimenticabile protagonista de Il diavolo veste Prada e altri film come Rachel sta per sposarsi e Les Misérables, per il quale ha vinto un Oscar nel 2013 come migliore attrice non protagonista, qui è una madre che si divide tra il mantenimento dell’ordine nella sua vita – gestire la sua galleria d’arte, coltivare una relazione con sua figlia, e rimarginare le ferite del tradimento di Daniel – e il rischio di un nuovo legame con Hayes.

Il personaggio di Hathaway (e il film nel complesso) brilla soprattutto nella prima metà, quando i due iniziano a conoscersi. Le scene ambientate nella galleria, dove Hayes fa visita a Solene dopo il loro incontro al Coachella, e poi durante il pranzo a casa sua, sono ricche di dettagli che conferiscono alla relazione un senso di autenticità.

Così anche l’interpretazione di Galitzine (Rosso, bianco & sangue blu e Mary & George) di una pop star sembra reale, piuttosto che solo il pretesto per le riflessioni di lei sulla mezza età. Galitzine inoltre, con notevole tecnica, canta (e balla) la maggior parte delle canzoni del film, scritte da Savan Kotecha. Questi momenti sfruttano anche l’alchimia tra i due protagonisti, che, nonostante gli sforzi più accesi di Showalter, trasmettono più un senso di tenerezza che di passione.

La figlia di Solène, infine, Izzy, contribuisce a rendere sua madre una donna libera di scegliere per sé stessa. A sedici anni, il suo interesse la band è stato rimpiazzato dall’ammirazione per cantautrici più impegnate.

Le donne hanno una data di scadenza?

Michael Showalter guida con maestria questa storia d’amore improbabile con lo stesso impegno, e divertimento, che ha mostrato nel suo The Eyes Of Tammy Faye, per cui Jessica Chastain ha vinto un Oscar, concentrando l’attenzione sulla coppia principale. Il resto della band, per esempio, potrebbe anche non esistere e non cambierebbe niente, così come, un po’ troppo ingenuamente, i paparazzi scompaiono quando non servono.

Ma questa concentrazione consente al film di sollevare alcune domande, seppure senza troppe pretese, sul desiderio e sulla differenza di età. Sul cambiamento di una “cotta” a seconda che si abbiano 16, 24 o 39 anni, sul modo di gestire l’odio e le diffamazioni online (soprattutto quelle dei fan più devoti) e sugli assurdi stereotipi per cui le donne sembrano avere una data di scadenza per viversi una storia d’amore. E poi sul giudizio degli altri, su come sia confortante sentirsi dire, e pensare, che non è mai stato così insignificante.