Il sindacato degli attori: “Gli accordi provvisori fanno parte dell’approccio strategico”

Finora la SAG-AFTRA ha concesso deroghe a progetti indipendenti come Death of a Unicorn e Mother Mary di A24 e Flight Risk di Hammerstone Studios. La principale obiezione è che questi potrebbero essere venduti alle big come Netflix o Apple

Diversi membri del sindacato degli attori di Hollywood (SAG-AFTRA) sono preoccupati per degli accordi provvisori concessi ad alcune produzioni indipendenti, nonostante il grande sciopero in corso. I leader del sindacato però hanno difeso questa decisione.

In un messaggio inviato agli iscritti, il comitato di negoziazione del sindacato ha affermato che questi accordi sono una “parte fondamentale dell’approccio strategico”. La maggior parte dei progetti a cui vengono concessi questi accordi sono indipendenti e non fanno parte dell’Alliance of Motion Picture and Television Producers (associazione che rappresenta società di produzione televisive, ndr). Ci sono alcune eccezioni per “circostanze straordinarie imposte da considerazioni legali, come per la serie Teheran“. Il direttore esecutivo nazionale della SAG-AFTRA, Duncan Crabtree-Ireland, aveva dichiarato a Deadline che Teheran, distribuita da Apple TV+, prodotta da una società israeliana e girata in Grecia, è soggetta a molte leggi locali che hanno contribuito alla decisione di concedere una deroga.

Perché questi accordi sono strategici

I termini e le condizioni degli accordi provvisori riflettono quelli che la SAG-AFTRA sta cercando di ottenere nelle trattative con l’AMPTP per i contratti televisivi e cinematografici. Questi accordi, quindi, consentono ai membri di lavorare per compagnie che non fanno parte dell’AMPTP e dimostrano che “gli aumenti salariali e le altre condizioni, che l’AMPTP ha finora rifiutato, sono in realtà ragionevoli”. Tuttavia, se la SAG-AFTRA dovesse raggiungere un accordo con le principali compagnie di intrattenimento prima che vengano distribuiti i progetti con deroghe, alla fine i termini e le condizioni di questi accordi provvisori “si conformeranno ai termini fissati” dall’eventuale accordo con l’AMPTP.

Secondo il comitato di negoziazione, questi accordi sono importanti perché motivano “le produzioni a indirizzarsi verso progetti coperti dal sindacato e che impieghino membri del sindacato, piuttosto che alimentare una pipeline di produzioni straniere non sindacalizzate”. Di conseguenza, il comitato di negoziazione ha dichiarato: “Esortiamo i produttori indipendenti a fare domanda e incoraggiamo i membri della SAG-AFTRA a lavorare ai progetti che ottengono un accordo provvisorio, insieme a tutti gli altri lavori consentiti che sosteniamo”.

Questo messaggio è stato inviato solo un giorno dopo che Viola Davis aveva annunciato il suo abbandono del film G20 della MRC, che doveva essere distribuito da Amazon (la MRC non è membro dell’AMPTP ma Amazon lo è in quanto produttore). La SAG-AFTRA ha concesso al film un accordo provvisorio ma Davis ha dichiarato in un comunicato che “non ritengo opportuno che questa produzione vada avanti durante lo sciopero”.

Le preoccupazioni sugli accordi provvisori

Solo pochi giorni prima, Sarah Silverman aveva sollevato preoccupazioni riguardo agli accordi provvisori, sostenendo che alla fine questi progetti indipendenti potrebbero essere venduti a società come Netflix o Apple, le cui sussidiarie di produzione appartengono all’AMPTP.

Il comitato di negoziazione della SAG-AFTRA ha risposto a questo eventuale rischio: “Comprendiamo la preoccupazione che il nostro accordo provvisorio possa produrre contenuti destinati alla distribuzione per le aziende interessate dallo sciopero. Siamo certi che i termini di questo accordo, in particolare la quota di ricavi dello streaming, renderanno impraticabile la distribuzione di questi progetti attraverso le piattaforme dell’AMPTP, fino a quando non sarà raggiunto un accordo a livello di settore”, ha dichiarato il gruppo. Una delle proposte della SAG-AFTRA di quest’anno per le aziende prevedeva che i cast dei film o delle serie televisive trasmessi in streaming ricevessero una parte dei proventi degli abbonamenti, a seconda del successo del titolo in questione.

Il comitato di negoziazione ha inoltre sostenuto che questi accordi non avrebbero “prolungato” lo sciopero, affermando che avrebbero aumentato la “pressione competitiva” sulle società AMPTP.

Finora, gli accorsi sono concessi a progetti come Death of a Unicorn di A24, con Paul Rudd e Jenna Ortega, e Mother Mary, con Anne Hathaway e Michaela Coel. Poi a Flight Risk di Hammerstone Studios, con Mark Wahlberg. Anche la serie televisiva Chosen, di Out of Order Studios, e Bride Hard di Balcony 9 Productions con Rebel Wilson hanno ricevuto una deroga.

Traduzione di Pietro Cecioni