Lady Gaga ricorda Tony Bennett in un toccante omaggio: “Era un vero amico”

La star di Born this way ha ricordato il leggendario cantante, morto il 21 luglio, scrivendo sui social media: "Tutto quello che volevo era che ricordasse quanto lo amavo e quanto ero grata di averlo nella mia vita"

Lady Gaga, collaboratrice di lunga data di Tony Bennett, ha deciso di omaggiarlo con un post su Instagram. “Mi mancherà per sempre il mio amico. Mi mancherà cantare con lui, incidere con lui, parlare con lui, stare sul palco insieme. Con Tony, ho potuto vivere la mia vita in una sorta di viaggio nel tempo. Lui ed io avevamo questo potere magico. Siamo stati trasportati in un’altra epoca, abbiamo modernizzato la musica insieme e le abbiamo dato nuova vita come duo. Ma non era una finzione. Il nostro rapporto era reale”.

Gaga ha poi raccontato come Bennet le abbia insegnato la musica, a vivere e a mantenere un atteggiamento positivo. “Mi ha mostrato come mantenere il morale su e la testa alta. ‘Dritto avanti per la tua strada’, diceva”, ha proseguito nel suo post di domenica 30 luglio. “Era un ottimista, credeva nella possibilità di avere un lavoro ed una vita di qualità. In più era sempre grato. Ha servito nella Seconda Guerra Mondiale, ha marciato con Martin Luther King Jr. e ha cantato jazz con i migliori cantanti e musicisti del mondo”.

La cantante ha aggiunto che il loro è stato un “addio molto lungo e intenso” e che, nonostante il grande divario anagrafico che li separava, lui era “un vero amico”.

“La nostra differenza di età non contava – anzi, ci conferiva qualcosa di diverso che nessuno di noi aveva con la maggior parte delle persone. Eravamo in due fasi della vita completamente diverse”, ha detto Gaga. “Perdere Tony a causa dell’Alzheimer è stato doloroso, ma anche molto bello. Il periodo della perdita della memoria è un momento sacro nella vita di una persona. C’è una sensazione di vulnerabilità e un desiderio di preservare la dignità. Tutto ciò che volevo era che Tony ricordasse quanto lo amavo e quanto ero grata di averlo nella mia vita. Ma, mentre tutto questo si affievoliva lentamente, sapevo che nel profondo stava condividendo con me il momento più vulnerabile della sua vita: essere disposto a cantare con me quando la sua indole stava cambiando così profondamente. Non dimenticherò mai questa esperienza. Non dimenticherò mai Tony Bennett”.

Il leggendario cantante è morto nella sua città natale, New York City, all’età di 96 anni, come ha riferito la sua pubblicista Sylvia Weiner. “Tony ci ha lasciati oggi, ma l’altro giorno stava ancora cantando al suo pianoforte Because of You, il suo primo successo”, si legge in un messaggio sulla sua pagina Facebook ufficiale.

Sebbene non sia stata indicata la causa della morte, a Bennett era stato diagnosticato il morbo di Alzheimer nel 2016, diagnosi che è stata resa nota al pubblico cinque anni dopo, nel 2021. Nonostante ciò, il cantante ha continuato a esibirsi sia in studio di registrazione che in tournée. Il neurologo che lo ha seguito, il dottor Gayatri Devi del Lenox Hill Hospital di Manhattan, ha dichiarato all’epoca: “A 94 anni sta facendo tante cose che molte persone senza demenza non possono fare. È il simbolo della speranza per chi soffre di un disturbo cognitivo”.

È stato il protagonista di due spettacoli con Lady Gaga al Radio City Music Hall di New York nell’agosto del 2021. Poco dopo, avrebbe annunciato di voler cancellare il suo tour autunnale.

L’apprezzato cantautore e showman americano ha ricevuto venti Grammy Awards, tra cui un premio alla carriera nel 2001. Ha venduto circa 60 milioni di dischi e ha scalato le classifiche degli album in ogni decennio a partire dagli anni Cinquanta.

Nell’aprile del 2022 ha ottenuto il suo ultimo Grammy per il lavoro con Gaga nell’album Love for Sale, la sua seconda collaborazione con lei, che lo ha reso il secondo vincitore più anziano della storia. Gaga ha eseguito da sola la title track dell’album come tributo a Bennett durante la cerimonia televisiva dello stesso anno, dopo che l’amico l’ha brevemente presentata in video, salutandola e mandandole un bacio. Gaga era in lacrime al termine della cerimonia: “Ti amo Tony, ci manchi”, ha detto. Ai Grammy 2015, il duo ha fatto scatenare il pubblico con un duetto su Cheek to Cheek, che Gaga ha concluso con un bacio sulla guancia di Bennett. Quell’anno si sono aggiudicati il premio per il miglior album vocale tradizionale pop.

Gaga e Bennett hanno collaborato per la prima volta in The Lady Is a Tramp da Duets II di Bennett del 2011. Bennett è considerato uno dei re del duetto, ed ha collezionato collaborazioni con artisti del calibro di Amy Winehouse, Aretha Franklin, Barbra Streisand, Paul McCartney, Stevie Wonder, Elton John, Billy Joel, Christina Aguilera, Celine Dion, George Michael e altri ancora.

Elton John e Billy Joel hanno partecipato ai tributi di venerdì 28 luglio. John, che nel 2006 ha registrato con Bennett il disco Duets: An American Classic, ha scritto su Instagram: “Senza dubbio il cantante, l’uomo e l’interprete più di classe che abbiate mai visto. Insostituibile. L’ho amato e adorato”.

Joel, che ha registrato con Bennett due dei suoi album e ha eseguito con lui New York State of Mind alla chiusura del 2008 allo Shea Stadium, ha scritto: “Sarò sempre grato per il suo eccezionale contributo all’arte della musica contemporanea. Era una gioia lavorare con lui. La sua energia e il suo entusiasmo per il materiale che eseguiva erano contagiosi. Era anche uno degli esseri umani più gentili che abbia mai conosciuto”.

La Amy Winehouse Foundation ha condiviso una foto dei due cantanti e una nota che recita “Oggi si segna la fine di un’era… Una vera star, un vero gentiluomo e un meraviglioso amico e mentore di Amy”.

Il presidente Joe Biden ha scritto in un comunicato: “Per più di settant’anni, Tony Bennett non ha solo cantato i classici – lui stesso è stato un classico americano. Resistendo alla tentazione di adattare il suo stile ai tempi, la sua voce distinta ha dato melodia e ritmo alla vita, raccontando che il meglio deve ancora venire”.

Ted Sarandos, co-Ceo di Netflix, ha voluto condividere un tributo personale sul fatto di aver dato il nome del cantante a suo figlio, Tony Bennett Sarandos. “Ho pensato che fosse importante dare a mio figlio il nome di qualcuno che potesse ammirare e a cui potesse aspirare ad assomigliare. Tony Bennett ha fatto ciò che amava per più anni di quelli che la maggior parte di noi spera di vivere. Il giorno del suo ottantaseiesimo compleanno gli chiesi se si sarebbe mai ritirato. Mi rispose: ‘Ted, dipingo e canto… ritirarmi da cosa?’. Si era appena messo in pensione, si è esibito al Radio City Music Hall, One More Time, a 95 anni, lo scorso novembre”, ha scritto su Instagram.

“L’unica cosa che lo ha rallentato definitivamente è stato l’Alzheimer, ma anche allora ha cantato e si è esibito per noi. Guardandolo si capiva che amava far esultare il pubblico”.

Il presidente di Sony Music Group, Rob Stringer, ha dichiarato: “Ci sono poche persone che nella vita possono superare i successi del leggendario Tony Bennett. La sua biografia sembra una storia socio-culturale di quasi un secolo, ricca di ispirazione e di principi. La sua abilità nel registrare e nell’esibirsi sarà ammirata per sempre”. Oltre alla moglie Susan Crow e al figlio Danny, gli sopravvivono un altro figlio, Dae, le figlie Joanna e Antonia e nove nipoti.

 

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Carly Thomas ha contribuito a questa storia.

Traduzione di Pietro Cecioni