Il premio La Bottega della Sceneggiatura 2024 assegnato a Il grande acquisto di Raffaele Iaccarino e Giacomo Zibardi

L’iniziativa di coaching di alto livello, formazione attraverso la pratica e accesso al lavoro rivolta a chi desidera intraprendere un percorso da professionista nel mondo della sceneggiatura seriale è ideata e sviluppata da Premio Solinas e Netflix con il supporto di Diversity Lab

Di THR ROMA

Si è conclusa la seconda edizione de La Bottega della Sceneggiatura, l’iniziativa di coaching di alto livello, formazione attraverso la pratica e accesso al lavoro rivolta a chi desidera intraprendere un percorso da professionista nel mondo della sceneggiatura seriale – ideata e sviluppata da Premio Solinas e Netflix con il supporto di Diversity Lab. In occasione dell’evento di chiusura, i giovani talenti della sceneggiatura seriale hanno avuto dapprima l’opportunità d’incontrare le produttrici e i produttori attraverso sessioni di pitching a loro dedicate.

A seguire, la giuria – composta da Isabella Aguilar, Laura Colella, Filippo Gravino, Michele Pellegrini, Ludovica Rampoldi, Marco Raspanti, Re Salvador, Stefano Sardo, Davide Serino, Eleonora Trucchi, Alice Urciuolo, Francesco Cenni, Flaminia Gressi e Monica Rametta – ha assegnato il premio La Bottega della Sceneggiatura di 6.000€ e una proposta di collaborazione come assistenti in una Writers’ Room di un progetto seriale in cui Netflix è coinvolta a Il grande acquisto di Raffaele Iaccarino e Giacomo Zibardi con motivazione: “Per l’incredibile qualità di una scrittura viva, brillante, piena di idee, con un gusto sorprendente per scene e dialoghi. L’arrivo di Maradona nella Napoli degli anni Ottanta diventa, attraverso lo sguardo di Raffaele Iaccarino e Giacomo Zibardi, una commedia umana popolata da personaggi memorabili, primo tra tutti l’irresistibile protagonista, il Presidente Ferlaino, i cui sogni fuori scala incarnano la voglia di riscatto di un intero popolo. Il grande acquisto ha la potenza dei grandi romanzi popolari capaci di parlare al cuore di tutti, e per questo ha convinto la giuria all’unanimità”.

Il secondo progetto premiato – che ha vinto una proposta di collaborazione come assistente in una Writers’ Room di un progetto seriale in cui Netflix è coinvolta – è The Partisan di Jessica Romagnoli e la motivazione è la seguente: “Per aver trovato in un angolo poco esplorato della nostra Storia – le lotte intestine alla comunità italiana di Londra durante il Fascismo – un’arena perfetta per conflitti drammaturgici potenti e personaggi complessi e tridimensionali, degni di una grande epopea. Con serietà, dedizione e sorprendente maturità Jessica Romagnoli ha costruito, da sola, una serie che ci ha convinto per solidità e ambizioni. Che parla del passato illuminando il presente con la sua luce cupa, ma profondamente vitale”.

Infine, la Giuria – data la grande qualità dei progetti – ha deciso di assegnare due menzioni speciali, a I figli della nube di Gianluca Tria e Lorenzo Garofalo e la motivazione è la seguente: “Quasi mai i più tragici eventi del nostro paese sono stati raccontati con l’intelligenza e la sensibilità con cui Lorenzo Garofalo e Gianluca Tria hanno affrontato il disastro di Seveso. Scegliendo il punto di vista di quattro donne incinte diversissime fra loro ma accomunate dal dover prendere una decisione difficile e dolorosa, sullo sfondo di un’Italia bigotta e arretrata, I figli della nube ricorda i migliori risultati del cosiddetto cinema civile unendo momenti di grande intensità e commozione a un racconto limpido e narrativamente accattivante”.

E al progetto Fuoco grande di Sara Giudice, con motivazione: “Per aver saputo costruire un racconto libero, vitale e ricco di sentimenti potenti affrontando con un tono fresco e leggero uno spunto iniziale delicato e autobiografico: il coming of age di una ragazza autistica nel contesto della provincia italiana. Durante l’eccezionale percorso di sviluppo del progetto l’autrice Sara Giudice ha fatto fiorire l’idea con dedizione e passione. E da principiante assoluta è diventata una sceneggiatrice. Che ha saputo farci entrare nella mente di una giovane neurodivergente con intelligente umorismo e una meravigliosa umanità. Fuoco Grande è una serie nuova per il panorama della serialità televisiva italiana e merita di essere realizzata”.

Amore per le storie raccontate sullo schermo e voglia di arricchire il panorama della serialità italiana con nuova creatività, diversità di voci e punti di vista inclusivi, intercettando persone appartenenti a gruppi sottorappresentati: questi sono stati gli ingredienti della seconda edizione dell’iniziativa, che fa parte del Fondo Netflix per la creatività inclusiva. È rimasta invece invariata la formula creata con successo lo scorso anno, che ha previsto un percorso a più fasi per approfondire e affinare le competenze nello storytelling seriale, mettendo i giovani talenti direttamente alla prova su lavori che hanno concepito loro stessi. Questa esperienza ha permesso loro di migliorare le proprie skills di scrittura e compiere il “passo successivo”: scrivere il soggetto di serie e la scaletta del proprio progetto.