Barbie esce in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti, il film non è più “proibito”

Il colosso da 1 miliardo di dollari della Warner Bros. è stato ritardato dopo che la censura ha suggerito una serie di piccole modifiche

Il kolossal Barbie è finalmente pronto a raggiungere il Golfo. The Hollywood Reporter ha confermato che il film, che ha già superato il miliardo di dollari al botteghino mondiale, uscirà in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti giovedì 10 agosto, ponendo fine a settimane di speculazioni sul fatto che il blockbuster da record di Greta Gerwig si sarebbe unito a una lunga lista di film vietati.

Secondo quanto appreso da THR, il film doveva inizialmente essere distribuito nella regione parallelamente al lancio mondiale del 21 luglio. Tuttavia, quando i censori locali hanno suggerito una serie di piccole modifiche, la data è stata posticipata al 31 agosto.

Se da un lato questo spostamento ha distrutto le possibilità per i cinema del Golfo di sperimentare il cosiddetto fenomeno “Barbenheimer” (Oppenheimer ne ha approfittato e ha conquistato la vetta dei botteghini nella prima settimana), dall’altro ha presumibilmente dato sia ai censori che allo studio di Barbie tutto il tempo necessario per risolvere eventuali problemi.

Sembra che sia stata trovata una soluzione con una data di uscita anticipata, anche se THR non è stato in grado di confermare se siano stati effettuati tagli al film per garantire questa soluzione. Non ci sono notizie sull’apertura di Barbie in altri territori del Golfo.

In genere, la maggior parte segue le decisioni prese in Arabia Saudita, ma il Kuwait – che è spesso considerato il più severo quando si tratta di censura, soprattutto per quanto riguarda i riferimenti LGBTQ – ha recentemente adottato un provvedimento senza precedenti, vietando il film horror di successo Talk To Me, non per il film in sé, ma per il fatto che l’interprete principale Zoe Terakes si identifichi come persona transgender e non binaria. Talk to Me è uscito in tutti gli altri mercati del Golfo senza tagli.

Traduzione di Pietro Cecioni