Commissioni cinema: da chi sono composte e cosa fanno. Un vademecum

La polemica sui mancati fondi erogati al film di Paola Cortellesi ha fatto riesplodere il dibattito sul ruolo delle strutture del ministero della cultura che devono decidere sulle domande presentate dalle produzioni. Ebbene, quali sono i criteri, quali le regole? Chi sono i componenti e cosa possono decidere? Quali "portafogli" hanno a disposizione? Ecco le risposte

A seguito di un post su Facebook pubblicato da Alberto Pasquale, attuale direttore della Umbria Film Commission e in anni passati direttore marketing di Warner Bros e 20th Century Fox, è scoppiata la polemica sui mancati fondi erogati da parte del ministero della cultura a C’è ancora domani. La commissione che esamina le richieste, in sede di delibera definì ritenne il film “opera di scarso valore”. In realtà, al netto dell’infelice formula, la questione necessiterebbe un approfondimento, perché bisognerebbe controllare il contenuto della domanda presentata dalla produzione, per quale categoria di finanziamenti è stata presentata, quale fosse la richiesta in proporzione al budget dichiarato, insomma, le variabili sono molte. Ciò non toglie che, alla luce del successo del film, la commissione sicuramente non ha brillato in lungimiranza. Poi è vero che i film sulla carta sono diversi che sullo schermo, anche se una delle abilità dei componenti della commissione dovrebbe anche essere quella di “vedere” un film dalla sua sceneggiatura. Ma proprio alla luce di quanto accaduto, è utile scoprire come siano strutturate le commissioni cinema del ministero della cultura, da chi sono composte, cosa decidono, quali portafogli hanno a disposizione.

Intanto chiariamo cosa sono i contributi selettivi, e diciamolo con le parole stesse della Legge Cinema.

“I contributi selettivi sono erogati per le attività di scrittura, sviluppo, produzione, distribuzione nazionale e internazionale di opere audiovisive nonché per le sale cinematografiche e per la promozione cinematografica e audiovisiva. La selezione dei progetti è effettuata da esperti sulla base di una valutazione qualitativa. I contributi destinati alle opere sono orientati prioritariamente ai film e, in particolare, a determinate categorie (giovani autori, elevata qualità artistica, “film difficili”, cortometraggi, animazioni, documentari)”.

Quindi, in sintesi, se sei un esordiente o quasi, un maestro del cinema che vuole fare il suo nuovo film, un autore che si presenta con un film complesso per questa o quella ragione, un produttore che vuole fare un film d’animazione, un documentario o un cortometraggio, puoi presentare domanda di finanziamento da quando nasce il germoglio dell’ispirazione fino a quando non lo porti in tutti i cinema d’Italia.

Per quale selettivo ha applicato Wildside per C’è ancora domani? Il film di Paola Cortellesi è stato presentato nella categoria “Produzione di opere cinematografiche di lungometraggio di particolare qualità artistica e film difficili con risorse finanziarie modeste”. Per questo particolare comparto sono a disposizione € 19.500.000, erogati in tre tranche da € 6.500.000 per sessione così ripartiti: € 2.000.000 riservati ai film difficili con risorse finanziarie modeste, incluse le opere di formazione e ricerca (per un massimo di 5 opere); € 4.500.000 riservati ai film di particolare qualità artistica (per un massimo di 7 opere). I parametri di attribuzione per rientrare in queste due categorie sono i seguenti:

Opere di particolare qualità artistica
Costo complessivo: max € 5.000.000
Costi sopra la linea: max 30% dei costi di produzione

Film difficili con risorse finanziarie modeste
Costo complessivo: max € 1.500.000
Almeno 2 opere sono riservate a reti di imprese e a imprese di nuova costituzione.

Il film di Paola Cortellesi (dati aggiornati del ministero della cultura) è costato 8,3 milioni di euro. Sarebbe potuto forse rientrare nei parametri delle opere di particolare qualità artistica, salvo poi sforare il budget in seconda battuta. Ma sarebbe stato comunque difficile, dato che in quella categoria presentano domande autori già con un curriculum importante alle spalle e quindi con un punteggio diverso rispetto a Paola Cortellesi che tecnicamente è una regista esordiente.

Ma torniamo al funzionamento delle commissioni.

A decidere nelle varie aree interessanti i Contributi Selettivi è un gruppo di quindici esperti che, al netto di eventuali conflitti d’interesse, si divide e intreccia in quattro commissioni. Gli esperti deliberano in merito alle seguenti questioni:

  • scrittura di sceneggiature di opere cinematografiche, televisive e web;
  • sviluppo e pre-produzione di opere cinematografiche, opere televisive, opere web e
  • videogiochi;
  • produzione di opere cinematografiche di giovani autori;
  • produzione di opere cinematografiche prime e seconde;
  • produzione di opere audiovisive documentari e cortometraggi;
  • produzione di opere audiovisive di animazione;
  • produzione di opere cinematografiche difficili, con modeste risorse finanziarie e opere
  • cinematografiche di particolare qualità artistica;
  • distribuzione nazionale di opere cinematografiche;
  • rafforzamento delle imprese operanti nel settore dell’esercizio cinematografico;

I fondi su cui hanno potere decisionale sono i seguenti e così suddivisi:

Contributi Selettivi: 44,7 milioni di euro per il 2023, destinati a sostenere:

  • la scrittura di sceneggiature di film e opere tv con durata superiore ai 52 minuti e di opere web di qualsiasi durata. Si tratta dell’unico sostegno destinato alle persone fisiche (autori) e non alle imprese;
  • lo sviluppo di film con durata superiore ai 52 minuti e di opere televisive e web di qualsiasi durata;
  • la produzione di opere cinematografiche di lungometraggio prime e seconde, di giovani autori, di particolare qualità artistica e difficili e di opere cinematografiche, televisive e web di documentario, di cortometraggio e di animazione. Sono previsti dei limiti di costo per le opere che chiedono un contributo selettivo alla produzione;
  • progetti di distribuzione nazionale per opere cinematografiche di lungometraggio prime e seconde, di giovani autori, di particolare qualità artistica; di opere cinematografiche di documentario, di cortometraggio e di animazione; di opere cinematografiche difficili, con modeste risorse finanziarie e di particolare qualità artistica che abbiano ricevuto benefici selettivi.
  • progetti di distribuzione internazionale di opere cinematografiche nazionali di finzione, documentario e animazione – in collaborazione con Cinecittà SpA;
  • progetti di esportazione internazionale per favorire la partecipazione ai principali mercati internazionali – in collaborazione con Cinecittà SpA
  • partecipazione a mercati di coproduzione, corsi, workshop e laboratori di formazione e training per produttori cinematografici indipendenti e opere destinate allo sfruttamento theatrical – in collaborazione con Cinecittà SpA
  • progetti di promozione ai principali festival internazionali, mercati ed eventi di coproduzione per produttori indipendenti di opere audiovisive – in collaborazione con Cinecittà SpA
  • progetti di promozione ai principali festival internazionali per produttori cinematografici indipendenti
  • sale cinematografiche gestite da micro-imprese o startup.

Contributi alle attività e alle iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva: 57,26 milioni di euro, destinati a sostenere:

  • i festival, le rassegne e i premi cinematografici e audiovisivi. Sono ammissibili solo progetti di rilevanza nazionale e internazionale che richiedono determinati contributi minimi;
  • le iniziative di diffusione della cultura audiovisiva, di sviluppo del settore (formazione, studi e ricerche, etc.) e di internazionalizzazione;
  • la conservazione e il restauro del patrimonio audiovisivo;
  • la programmazione di film d’essai;
  • le attività di circoli e associazioni nazionali di cultura cinematografica e sale della comunità;

La figura dell’esperto è stata ratificata all’interno della Legge Cinema del 31 luglio 2017. I 15 esperti, nominati il 14 marzo del 2022, restano in carica per due anni, rinnovabili. A marzo 2024, quindi, si potrebbe nominare una nuova commissione o confermare, tutta o in parte, la seguente.

  1. Pedro ARMOCIDA (Giornalista, direttore artistico Mostra Internazionale del cinema libero di Pesaro)
  2. Rita BORIONI (Storica dell’arte, ex componente Cda Rai)
  3. Alessandro BOSCHI (autore televisivo e radiofonico)
  4. Elisabetta BRUSCOLINI (Produttrice cinematografica)
  5. Giandomenico CELATA (Docente universitario)
  6. Arnaldo COLASANTI (Critico letterario e scrittore)
  7. Raffaella DEL VECCHIO (International Production Manager Fondazione Apulia film Commission)
  8. Antonio FERRARO (Manager televisivo e cinematografico)
  9. Marina GIOVANNINI (Coreografa)
  10. Guia LOFFREDO (Produttrice)
  11. Andrea MINUZ (Docente universitario. Da settembre 2023 componente del Cda del Csc)
  12. Georgette RANUCCI (Ufficio stampa Lucky Red Distribuzione)
  13. Gianfranco RINALDI (Avvocato specializzato settore cinema e audiovisivo)
  14. Valerio TONIOLO (Manager culturale)
  15. Vanessa TONNINI (direttrice artistica del Festival del Nuovo Cinema Francese)

Come detto, gli esperti operano incrociati in quattro sottocommissioni. Eccole di seguito la composizione di ognuna:

Sottocommissione 1

(Festival, rassegne e premi – Produzione di opere cinematografiche di giovani autori – Produzione di opere audiovisive di animazione – Distribuzione nazionale di opere cinematografiche):

  1. Elisabetta BRUSCOLINI
  2. Rita BORIONI
  3. Arnaldo COLASANTI
  4. Raffaella DEL VECCHIO
  5. Antonio FERRARO
  6. Guia LOFFREDO
  7. Gianfranco RINALDI
  8. Valerio TONIOLO

Sottocommissione 2

(Scrittura di sceneggiature di opere cinematografiche, televisive e web – Cineteche – Sviluppo della cultura audiovisiva):

  1. Pedro ARMOCIDA
  2. Alessandro BOSCHI
  3. Arnaldo COLASANTI
  4. Raffaella DEL VECCHIO
  5. Marina GIOVANNINI
  6. Guia LOFFREDO
  7. Georgette RANUCCI
  8. Gianfranco RINALDI

 

Sottocommissione 3

(Sviluppo e pre-produzione di opere cinematografiche, opere televisive, opere web e videogiochi -Produzione di opere cinematografiche prime e seconde – Produzione di opere audiovisive documentari e cortometraggi – Rafforzamento delle imprese operanti nel settore dell’esercizio cinematografico):

  1. Pedro ARMOCIDA
  2. Rita BORIONI
  3. Alessandro BOSCHI
  4. Giandomenico CELATA
  5. Marina GIOVANNINI
  6. Andrea MINUZ
  7. Georgette RANUCCI
  8. Vanessa TONNINI

Sottocommissione 4

(Produzione di opere cinematografiche difficili, con modeste risorse finanziarie e opere cinematografiche di particolare qualità artistica – Attribuzione qualifica film d’essai – Cinecircoli e sale della comunità – Associazioni culturali di cultura cinematografica – Qualifica film difficile)

  1. Rita BORIONI
  2. Elisabetta BRUSCOLINI
  3. Gianni CELATA
  4. Raffaella DEL VECCHIO
  5. Antonio FERRARO
  6. Andrea MINUZ
  7. Valerio TONIOLO
  8. Vanessa TONNINI

Per potere essere nominati come esperti bisogna avere i seguenti requisiti necessari richiesti:

  • Nessun procedimento penale, civile o amministrativo per fatti commessi in danno della pubblica amministrazione in corso;
  • Nessun rapporto economico di dipendenza o di collaborazione di tipo continuativo con il Ministero o con enti da esso vigilati operanti nel settore del cinema e dell’audiovisivo;
  • Prima di ciascuna sessione di valutazione, nessun interesse commerciale ovvero finanziario nei progetti oggetto di valutazione.
  • Per tutta la durata dell’incarico, gli esperti non possono beneficiare, in proprio o come presidenti, consiglieri di amministrazione o amministratori di enti o società ovvero quali soci, di contributi erogati

La carica di esperto viene ricoperta a titolo gratuito, salvo il rimborso, ai sensi della normativa vigente, delle spese documentate effettivamente sostenute.

Esistono poi altre sottocommissioni cinema. La prima è quella dedicata alla valutazione per la concessione di contributi selettivi alle opere cinematografiche realizzate in regime di coproduzione o di compartecipazione internazionale minoritaria, ha una dotazione di 5 milioni di euro, divisi in due sessioni da 2,5 milioni di euro ciascuna.

L’ultima commissione si è insediata il 4 ottobre del 2023 ed è composta da:

Margherita Gina Romaniello (Presidente Lucania film Commission)

Franco Matteucci (ex dirigente Rai, scrittore)

Massimo Galimberti (consulente artistico ed editoriale per numerose realtà dell’industria cinematografica e dell’audiovisivo)

Stefania Ippoliti (Responsabile Mediateca e Area Cinema di Fondazione Sistema Toscana)

Caterina Vacchi (Head of Production and Distribution Department/ Executive Producer/ Produttore Atlantyca Entertainment SpA)

Massimo Causo (giornalista e critico cinematografico)

Raffaella Delvecchio (International Production Manager Fondazione Apulia film Commission)

La seconda è invece quella dedicata ai Progetti Speciali, ovvero iniziative o progetti, a carattere annuale o triennale, di particolare rilevanza nazionale ed internazionale e con forte vocazione culturale, sociale e/o economica nel campo cinematografico e audiovisivo. Per queste operazioni sono a disposizione complessivi 3,375 M€ e a decidere come suddividerle sono chiamati i seguenti componenti di commissione:

Antonella Masi (Funzionario Ministero della Cultura)

Gianfranco Rinaldi (Avvocato esperto nel settore cinematografico)

Chiara Fortuna (Funzionario ministero della cultura)

Marcello Foti (ex direttore generale Centro Sperimentale di Cinematografia)

Armando Maria Trotta (sceneggiatore)

Maria Giuseppina Troccoli (Funzionario ministero della cultura)

Tutto questo sistema potrebbe in gran parte cambiare nel prossimo futuro: questa, almeno, è l’intenzione da parte del ministro Gennaro Sangiuliano, come da lui detto e ribadito durante la Festa del cinema di Roma. Come, quando, perché lo scopriremo solo vivendo. Ma in questa annunciata rivoluzione anche il ruolo degli esperti e delle commissioni potrebbe essere ridimensionato.