Sia James Cameron che Ari Emanuel hanno offerto il loro sostegno al tentativo di Skydance di acquisire la Paramount. Sebbene i rapporti all’inizio di questa settimana suggerissero che il comitato speciale del consiglio di amministrazione della Paramount fosse contrario, Cameron ed Emanuel hanno dichiarato al Financial Times di sostenere la potenziale leadership del fondatore di Skydance, David Ellison.
L’accordo, proposto per la prima volta all’inizio di aprile, vedrebbe Skydance, affiancata dai partner finanziari RedBird Capital e KKIR, acquisire la partecipazione dell’azionista Shari Redstone nella società e quindi fondere Skydance in Paramount, mantenendola come società quotata in borsa.
Cameron, il cui film Titanic del 1997 resta una delle produzioni di maggior successo della Paramount, ha detto di essere con Ellison. “Ha già dimostrato di essere all’altezza del compito. Se gestirà la Paramount in modo creativo, potrebbe essere un enorme vantaggio per questo business in questi tempi difficili“.
Anche Emanuel, Ceo di Endeavour, considera la visione di Ellison in modo positivo, lui sarebbe “un acquirente naturale”, ha detto. “Ellison ha un vero business cinematografico con grandi franchise. Tutti sono in affari con lui: Amazon, Netflix, Apple, Paramount, Disney e tutti hanno un buon rapporto con lui”.
Tra Skydance e Paramount il tempo di negoziazione è finito e non è stato raggiunto un accordo. Una fonte vicina alle trattative però ha detto a The Hollywood Reporter che i colloqui continueranno.
Le offerte per Paramount
Nel frattempo Paramount starebbe considerando un’offerta da 26 miliardi di dollari, in contanti, da parte di Apollo e Sony Pictures. Sebbene lo stato di tale accordo non sia chiaro, comporterebbe maggiori preoccupazioni a livello normativo. Apollo infatti è ad oggi proprietaria di canali televisivi e Sony è una società giapponese.
Le trattative sono state solo una parte di una settimana molto movimentata per la Paramount: la società si è separata dal Ceo Bob Bakish, sostituendolo con Chris McCarthy, George Cheeks e Brian Robbins, già interni.
“Guardando al futuro, stiamo finalizzando un nuovo piano a lungo termine per posizionare al meglio questa storica azienda, affinché raggiunge nuovi e maggiori traguardi in questo mondo in rapida evoluzione”, hanno scritto i tre ai dipendenti.
Una fonte ha affermato che i dirigenti sono pronti a guidare l’azienda a lungo termine, confermando che un piano strategico formale sarà comunicato al personale nelle prossime settimane.
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