
Una rissa, poi tre colpi di pistola sparati ad altezza d’uomo da un 17enne già in passato imputato di tentato omicidio. Giovanbattista Cutolo muore così, a Piazza Municipio, a Napoli, senza che, a sentire l’assassino, chi lo ha ucciso se ne accorga.
Almeno così ha sostenuto davanti al giudice.
Giovanbattista, detto Ciò Giò dagli amici, era studente al conservatorio di San Pietro a Majella e suonava il corno nell’orchestra Scarlatti Camera Young. Eccelleva in quell’arte che ha amato fin da bambino, come ha ricordato la mamma Daniela Di Maggio, che ha commosso l’Ariston e l’Italia con una lettera accorata al figlio che sognava di calcare proprio quel palco. Cosa che è accaduta, sia pure solo con la sua immagine e la sua musica.
Giovanbattista Cutolo, nel frattempo insignito della medaglia d’oro al Valore Civile dal Ministro dell’Interno Piantedosi, quel 31 agosto 2023, a soli 24 anni, è crollato a terra dopo aver difeso un amico, dopo aver rifiutato la prepotenza e l’arroganza di un criminale minorenne già noto alla polizia e alla cittadinanza come parte della banda che in quel periodo rapinava i Rolex.

La frase che commemora Giovanbattista Cutolo alla fine del momento dedicatogli da Sanremo 2024
Era nato nel 1999, era un ragazzo riservato che non amava mettersi in mostra. Il suo profilo Facebook era attivo soprattutto nel raccontare la sua musica, la sua grande passione e quel coraggio civile che portava avanti, partecipando a manifestazioni a favore della cultura.
Per quella capacità di difendere ciò che è giusto è bello che quella sera gli è costata la vita.
Sognava di andare al Festival di Sanremo. E Sanremo 2024, Amadeus, hanno provato a realizzare questo sogno. Sotto gli occhi di una madre che ha voluto, alla fine, dedicare alla Napoli che si rispecchia in suo figlio “che esiste, sono tanti i giovani come mio figlio, penso ai suoi amici” i fiori di Sanremo.
Giovanbattista Giò Giò Cutolo, ragazzo.
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