Dopo due anni di boicottaggio, Joni Mitchell è tornata silenziosamente su Spotify. I fan hanno notato venerdì 22 marzo che la musica della cantante è riapparsa sulla piattaforma, pochi giorni dopo che anche Neil Young ha fatto il suo ritorno. La cantante di Help Me, tuttavia, non ha ancora parlato del suo ritorno.
Nel gennaio 2022, Mitchell aveva annunciato che avrebbe rimosso la sua intera discografia dalla piattaforma di streaming, in segno di solidarietà con Young. “Ho deciso di rimuovere tutta la mia musica da Spotify”, ha scritto all’epoca sul suo sito web. “Persone irresponsabili stanno diffondendo menzogne che costano la vita alle persone. Sono solidale con Neil Young e con le comunità scientifiche e mediche mondiali su questo tema”.
Nello stesso anno Young ha inizialmente ritirato la sua musica da Spotify per protestare contro la disinformazione sul vaccino Covid diffusa dal podcast di Joe Rogan, The Joe Rogan Experience. L’artista pubblicò (e poi tolse) una lettera aperta in cui chiedeva allo streamer di affrontare il problema della disinformazione sulla piattaforma.
Il ritorno di Joni Mitchell e Neil Young
All’inizio del mese, il cantante di Harvest Moon ha chiarito che il suo ritorno su Spotify non è dovuto a un’inversione di rotta rispetto alla sua posizione iniziale, ma al fatto che altri giganti dello streaming audio hanno iniziato a trasmettere il podcast di Rogan. Il mese scorso il conduttore ha concluso un nuovo accordo con la piattaforma di Daniel Ek, che prevedeva la distribuzione del suo show su diverse piattaforme di podcast.
In una dichiarazione del 12 marzo, Young ha deciso di tornare sulla piattaforma perché “i servizi musicali Apple e Amazon hanno iniziato a ospitare i podcast di disinformazione che avevo contrastato su Spotify”. Ha aggiunto: “Non posso abbandonare Apple e Amazon, come ho fatto con Spotify, perché la mia musica avrebbe ben pochi sbocchi in streaming per gli amanti della mia musica, quindi ho deciso di tornare”.
The Hollywood Reporter ha contattato il rappresentante di Joni Mitchell e Spotify per un commento.
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