I Rolling Stones annunciano un nuovo album di inediti (o forse no?)

I Rolling Stones potrebbero aver annunciato il loro prossimo, attesissimo album. Sarebbe il primo lp di inediti dal 2005, anno di uscita di A Bigger Bang (nel 2016 pubblicarono Blue & Lonesome, che conteneva cover di brani blues), e il primo lavoro in studio dopo la scomparsa di Charlie Watts, storico batterista della band, morto ad agosto 2021.

La famigerata notizia – seguita ancora da un grande punto interrogativo – arriva in maniera del tutto anti-convenzionale. Tra le pagine di Hackney Gazette, un giornale locale inglese, è apparso un annuncio pubblicitario piuttosto controverso, mirato ad annunciare l’avvio dell’attività – a partire da settembre 2023 -, di tale Hackney Diamonds, azienda “specializzata nella riparazione del vetro”.

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L’inserzione riporta vari Easter eggs abbastanza palesi e riconoscibili dai fan degli Stones. Primo tra tutti, il logo dell’azienda: l’iconico lips and tongue che rappresenta la band da oltre mezzo secolo. E poi ancora, la scritta “Est. 1962” (anno di fondazione del gruppo), e uno slogan composto dalle più grandi hit di Jagger, Richards, Watts e Wood. Si citano Satisfaction, Gimme Shelter e Shattered. In pratica, non sembrano esserci dubbi.

Il controverso annuncio pubblicitario

L’azienda Hackney Diamonds dispone anche di un sito web, da cui si può reperire l’annuncio sospetto e esprimere il proprio interesse, iscrivendosi ad un’apposita newsletter dedicata. Il tutto è firmato Universal Music Group, casa discografica che – guarda caso – gestisce proprio la discografia dei Rolling Stones.

Che il gruppo stia lavorando ad un nuovo album di inediti in studio è risaputo da tempo. Lo aveva dichiarato la scorsa estate Mick Jagger ai microfoni del podcast The Rolling Stones: 60th Anniversary Special su Apple Music, e l’aveva confermato anche il chitarrista Keith Richards poco dopo.

Le combinazioni sono davvero troppe, e l’album di inediti, a questo punto, sembra essere dietro l’angolo. Rimane da confermare però, che l’innovativa e criptica mossa di marketing sia realmente figlia dell’ingegno di una delle band più grandi di tutti i tempi e non semplicemente frutto di un’equivoca (e sconfortante) casualità.