Fremantle ha ritirato dal mercato la serie di Sean Penn C*A*U*G*H*T a causa della guerra tra Israele e Hamas

La casa di produzione non venderà più sul mercato internazionale la serie satirica australiana, che racconta di soldati catturati che diventano celebrità attraverso video virali sui social

Nel contesto delle notizie di attualità sugli attacchi a Israele, Fremantle ha deciso di non presentare la commedia satirica australiana C*A*U*G*H*T, interpretata e prodotta esecutivamente da Sean Penn, al MIPCOM per la promozione e le vendite internazionali a causa dell’espansione del conflitto con Hamas.  

“Alla luce dell’attuale situazione in Israele, abbiamo deciso di non presentare C*A*U*G*H*T al MIPCOM di quest’anno. In questo momento, i nostri cuori e i nostri pensieri sono rivolti ai nostri colleghi e partner in Israele e a tutte le persone colpite”, ha dichiarato martedì un portavoce di Fremantle.

C*A*U*G*H*T, trama e produzione

La commedia originale segue quattro soldati australiani che vengono inviati in missione segreta in un paese devastato dalla guerra. Scambiati per americani, vengono catturati dai combattenti per la libertà e appaiono in un video di ostaggi che diventa virale.

Quando i soldati raggiungono lo status di celebrità, si rendono conto che la loro cattura potrebbe essere la cosa migliore che gli potesse capitare, secondo una sinossi dei produttori. La serie satirica, già acquistata dalla rete Stan in Australia e dal servizio di streaming ITVX nel Regno Unito, è interpretata anche da Matthew Fox, Bella Heathcote, Bryan Brown ed Erik Thomson.

Dopo che Hamas ha lanciato attacchi a sorpresa in Israele lo scorso fine settimana, Israele ha organizzato una risposta militare e ha rilasciato una dichiarazione di guerra formale. 

C*A*U*G*H*T è creata, prodotta e diretta da Kick Gurry. Cailah Scobie, Amanda Duthie e Sean Penn sono produttori esecutivi per Stan, mentre John Schwarz, Michael Schwarz e Brendan Donoghue sono produttori. La serie è prodotta in collaborazione con Fremantle, che si occupa della distribuzione internazionale.

Traduzione di Pietro Cecioni