Lily Rose-Depp e The Weeknd difendono The Idol: “Sapevamo di fare qualcosa di provocatorio”

Dopo le polemiche sulle scene di nudo e l'uso di droghe, rispondono le star della serie Hbo: "Non è una serie per tutti, e va bene così" assicura Abel Tesfaye. "Certo che non volevamo fare una cosa per famiglie", incalza l'attrice. E sull'accusa di aver fatto ricorso a stereotipi razziali, il regista avverte: "Guardate lo show fino alla fine"

Le star del nuovo (controverso) dramma di Hbo, The Idol, hanno difeso lo show in occasione della sua uscita. La serie, presentata in anteprima a Cannes 76, ha come protagonisti Lily Rose-Depp nel ruolo di Jocelyn, una popstar che sta cercando di tornare in scena dopo un esaurimento nervoso, e Abel Tesfaye (alias The Weeknd) nel ruolo del gestore di un locale notturno e guru dell’auto-aiuto che lavora con lei per raggiungere il suddetto ritorno sulle scene. È stata creata da Sam Levinson (Euphoria), Tesfaye e Reza Fahim.

Fin dall’inizio, il materiale promozionale della serie ha puntato sulla provocazione, definendo in un teaser Levinson e Tesfaye “le menti malate e contorte” dietro “la storia d’amore più squallida di tutta Hollywood”. Ma poi lo show è diventato oggetto di attenzioni negative quando Rolling Stone ha pubblicato un articolo che lo definiva una “fantasia di stupro” e sosteneva che fosse finito “selvaggiamente, disgustosamente fuori dai binari” dopo i cambiamenti nel cast e l’abbandono della regista originale Amy Seimetz.

The Idol: una serie da guardare con la mente aperta

Nella sua recensione della serie, la critica di The Hollywood Reporter Lovia Gyarkye cita una scena in cui una dirigente della casa discografica discute con il direttore creativo di Jocelyn, che non vuole che la star mostri il seno nella foto per la copertina dell’album. “Lei gli dice di ‘smettere di bloccare l’America’. Questo breve momento annuncia l’intenzione dello show e mette uno stop metaforico agli haters in arrivo: Il sesso vende, e The Idol se ne compiace”.

In un’intervista fatta a Cannes il mese scorso e pubblicata dal New York Times, Tesfaye, Depp e Levinson hanno difeso la serie e hanno esortato le persone a guardarla con una mente aperta, ma hanno sottolineato che non hanno mai avuto l’intenzione di fare uno show per famiglie.

“Abbiamo sempre saputo che avremmo realizzato qualcosa che sarebbe stato provocatorio e forse non per tutti. È stata una delle cose che ha attratto tutti noi”, ha dichiarato Lily-Rose Depp. “Credo che nessuno di noi fosse interessato a fare qualcosa che sarebbe stato, come dire, divertente per tutta la famiglia”.

Tesfaye ha concordato.

“Quando ho iniziato a fare musica, era esattamente la stessa cosa”, ha detto. “Era provocatoria e sapevo che sarebbe stato difficile per la gente. E a molti non piaceva. Non per fare un paragone, ma sento che questa situazione è un po’ come quella che avevo già vissuto. Non sarà una serie per tutti, e va bene così. Non siamo dei politici”.

Scelte condivise e difese da Levinson e il cast

The Idol presenta anche una grande quantità di nudità e un uomo nero (Tesfaye) nel ruolo del cattivo. Levinson, Depp e Tesfaye hanno difeso anche queste scelte.

“Ci sono molte donne che si sono sentite sfruttate dalle scene di nudo che hanno fatto e hanno pensato: non mi sono sentita bene”, ha detto Depp. “Ma io mi sento a mio agio nell’esibirmi in quel modo, mi piace. Ha dato forma al personaggio. Nelle conversazioni sugli aspetti più scabrosi, c’è l’impressione che si tratti di qualcosa che viene costantemente imposto alle donne. Ovviamente, questo è stato storicamente vero in molti casi”.

Levinson ha aggiunto che la nudità spinge ancora di più il pubblico a percepire Jocelyn come una vittima. “Credo che la gente sottovaluterà Jocelyn come personaggio per via di quanto è esposta”, ha aggiunto. Per quanto riguarda gli stereotipi razziali, Levinson ha detto che gli spettatori devono guardare fino alla fine per vedere come si sviluppa la trama.

“Giocare con questi stereotipi nei primi due episodi è importante per il percorso, l’arco narrativo e l’esperienza emotiva”, ha detto Levinson. “Ci disorienta, per via della nostra conoscenza di chi siamo e di cosa è successo nel mondo. Credo che il pubblico inizierà lentamente a capire chi è il vero cattivo dell’opera”. Aggiunge Tesfaye: “Devono semplicemente vedere la serie per intero”.

The Idol è disponibile su Sky e Now.

Traduzione di Nadia Cazzaniga