L’ottimismo di Ted Lasso? Tutta colpa (o merito) di Donald Trump

La personalità “bellicosa” del protagonista della serie Apple TV+ è stata resa più amichevole perché Jason Sudeikis non voleva “aggiungere peso alla situazione” legata all'ascesa politica del tycoon

Ted Lasso, l’allenatore di calcio più amato del piccolo schermo, non avrebbe dovuto avere la personalità estremamente ottimista che lo contraddistingue. Lo confida Jason Sudeikis in un’intervista a The Guardian in cui l’attore di Come ti spaccio la famiglia ha spiegato che il Ted Lasso originario, quello che aveva creato anni prima per uno sketch comico, era più “bellicoso”.

La prima stagione della serie ha debuttato nel 2020, più o meno in contemporanea con una situazione politica complessa e con le elezioni statunitensi. Dopo aver considerato “la cultura in cui stavamo vivendo”, Sudeikis ha deciso di cambiare del tutto la sua interpretazione del personaggio protagonista della serie Apple TV+.

“Non sono molto attivo online, eppure questa cosa mi ha influenzato” ha confessato l’attore. “E poi arriva Donald Trump che scende dalla scala mobile. Ho pensato ‘Ok, è una cretinata’ e poi ho visto quello che scatenava nelle persone”. Sudeikis, che ha presenziato a un briefing per la stampa della Casa Bianca con il cast di Ted Lasso lo scorso marzo per un evento di sensibilizzazione sulla salute mentale, aveva detto, prima della première dello show, che odiava “il modo in cui le persone non si ascoltavano l’un l’altra” e aveva deciso che non voleva che il suo personaggio avesse un comportamento simile.

“Era diventato tutto molto polarizzato, e non credo sia così che funzioni il mondo” ha aggiunto l’attore. “E in quanto neogenitore –mio figlio Otis è nato nel 2014 – ho pensato ‘Caspita, non voglio aggiungere peso a questa situazione’. Sì, non volevo assolutamente farne un ritratto”.

La terza stagione di Ted Lasso, che secondo Sudeikis sarà quella conclusiva, è uscita su Apple TV+ il 15 marzo.

Traduzione di Nadia Cazzaniga