Paul Rudd ha parlato della dieta “orribile” e “severa” a cui si è sottoposto per prepararsi al ruolo di Ant-Man. Durante una recente apparizione al podcast Off Menu, dove gli ospiti parlano del loro “menù dei sogni”, i conduttori Ed Gamble e James Acaster hanno chiesto all’attore quale tipo di acqua preferisse.
“Mentre mi stavo allenando per Ant-Man, seguivo una dieta molto severa, la mia ricompensa era l’acqua frizzante”, ha risposto ridendo. “Ecco quanto era orribile quella dieta. Pensavo: va bene, ora bevo un po’ di acqua frizzante, me la sono guadagnata”.
Rudd ha spiegato che mentre si allenava, e si allenava molto, come ricompensa beveva “un sacco di acqua frizzante”. Acaster gli ha chiesto se gli fosse effettivamente sembrata una ricompensa. “Sì, era ottima”, ha risposto. “Non era aromatizzata, non volevo esagerare”.
L’attore ha fatto notare che per tutti i suoi film Marvel si è attenuto a una dieta e a un allenamento severi. Ha aggiunto: “Una volta che ci sei dentro, in realtà non è troppo difficile”, aggiungendo che non gli dispiaceva mangiare “cibo molto monotono, ogni volta, più e più volte”, soprattutto perché si svegliava con “un sacco di energia”.
Rudd non è l’unico attore ad aver raccontato di essersi sottoposto a un allenamento e a una dieta molto intensi per un ruolo: Scarlett Johansson, Jeremy Allen White, Robert Pattinson e Channing Tatum sono tra gli altri che hanno già condiviso le loro esperienze a Hollywood.
A Rudd è stato poi chiesto se le altre star della Marvel “si confrontino” sui loro allenamenti quando lavorano insieme a film collettivi, tra cui Avengers: Infinity War e Endgame.
“Insomma, credo che in un certo senso lo facciano”, ha detto. “Ma credo anche di essermi allenato più duramente degli altri, di aver mangiato meglio dei colleghi e di aver avuto un aspetto peggiore rispetto a tutti loro. Dovevo allenarmi continuamente, mangiare perfettamente, solo per avere un aspetto abbastanza brutto. Non era proprio un granché”.
Ha continuato: “Ricordo che in Endgame, Chris Hemsworth aveva questi contenitori Tupperware e mangiava questa specie di purea. Faceva ginnastica, e quando ti trovi accanto a uno come lui, pensi: beh, che senso ha tutto questo? Perché mi sto uccidendo quando può esistere una persona così, quando mi devo paragonare a un fisico come il suo? Non potrò mai raggiungere questo obiettivo. … La cosa positiva è che si trattava di Ant-Man, non di Thor. Ho provato ad allenarmi, ma non ha funzionato”.
Traduzione Pietro Cecioni
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