Sofia Coppola stava per abbandonare il cinema dopo Marie Antoinette. “Ero esausta”

La regista di Priscilla ha ricordato che non voleva più fare film dopo le "dure riprese" del dramma storico del 2006. Ma, stando a quanto afferma il marito della regista, Thomas Mars, lo afferma alla fine delle riprese di ogni suo progetto

Sofia Coppola ha diretto del 2006 l’acclamato Marie Antoinette. Il dramma storico era basato sulla vita di Maria Antonietta, e seguiva il personaggio da sposa adolescente a giovane donna e, infine, regina di Francia. All’epoca dell’uscita del film, la regista dichiarò di essere “un po’ delusa” per le reazioni contrastanti ricevute per la pellicola, ma di essere più dispiaciuta per la protagonista Kirsten Dunst “perché pensavo che avesse fatto un ottimo lavoro, e noi eravamo così orgogliosi del film”. La pellicola di Sofia Coppola ha poi vinto l’Oscar per i migliori costumi.

Mentre la regista rifletteva sulla possibilità di prendersi una pausa o di smettere completamente di fare film, ha incontrato il direttore della fotografia Harris Savides, morto nel 2012 all’età di 55 anni, che le ha fatto cambiare idea.

“Abbiamo parlato di cinema minimalista e mi è venuta l’ispirazione per provare a girare Somewhere (2010): due persone in una stanza d’albergo dove bisognava concentrarsi solamente sull’azione e sulla storia”, ha ricordato la regista. Coppola ha aggiunto: “Fare film crea una sorta di dipendenza. Ti viene un’idea e ti assilla finché non la realizzi”. Ha raccontato che una volta terminato Priscilla ha detto al marito: “Non voglio farlo di nuovo”. E lui ha risposto: “Lo dici ogni volta”.