Cannes 2023 al buio? Il sindacato francese dell’energia minaccia di staccare la corrente al festival

Oltre alla rassegna cinematografica rischiano il black out anche il GP di Monaco, il Roland-Garros e il festival di Avignone

Cannes 2023 rischia di rimanere al buio. La Fédération National des Mines et de l’Enérgie – sindacato francese che rappresenta i lavoratori del settore energetico e minerario – ha minacciato oggi di staccare la spina, letteralmente, a diversi eventi importanti nel prossimo mese, nell’ambito delle proteste in corso per la riforma delle pensioni del presidente Macron. Il sindacato ha avvertito che anche il Festival di Cannes di quest’anno potrebbe aver bisogno di qualche fonte di energia elettrica in più per non rischiare il black out.

Non solo Cannes 2023 al buio

“A maggio fate quello che volete. Cannes 2023, il GP di Monaco, il Roland-Garros, il festival di Avignone potrebbero restare al buio”, ha scritto il sindacato sui social media in un annuncio intitolato “100 giorni di rabbia! 100 giorni per vincere!”. Il famoso festival è previsto in Costa Azzurra dal 16 al 27 maggio. Subito dopo, il 28 maggio, si terrà il GP di Monaco e contemporaneamente il Roland Garros 2023.

Diversi sindacati sono impegnati a lottare contro la riforma delle pensioni, che prevede tra le altre cose che l’età pensionabile in Francia aumenti di due anni, fino a 64 entro il 2030; che il periodo in cui i lavoratori sono tenuti a versare i contributi alla previdenza sociale passi da 42 a 43 anni entro il 2027 per poter percepire una pensione statale completa.

Negli ultimi mesi il paese è stato teatro di proteste. All’inizio di aprile, i manifestanti di Parigi hanno fatto irruzione nella sede del gigante del lusso, LVMH (Moët Hennessy Louis Vuitton SE) migliaia di persone sono scese in strada sbattendo pentole e padelle. Il mese scorso, più di 300 personalità del cinema e della televisione francese – tra cui Juliette Binoche, Berenice Bejo, Alice Diop e Michel Hazanavicius – hanno firmato una petizione contro le riforme.

Traduzione di Pietro Cecioni