Cassandra, nei giorni del festival un cortometraggio frutto della collaborazione umani-ChatGPT

Prodotto dalla Scuola Holden di Alessandro Baricco e Rai Cinema, il corto diretto da Demetra Birtone e interpretato da Nicole Soffritti e Iacopo Ferro ha utilizzato l'IA " dalla scrittura fino alla post-produzione”

Cassandra è un cortometraggio realizzato dalla collaborazione tra gli studenti della scuola Holden di Torino e alcuni dei più famosi tool di intelligenza artificiale generativa. Similmente a The Frost, che è stato creato e animato interamente attraverso strumenti d’IA o a Miss Polly Had a Dolly in concorso al TorinoFilmFestival, Cassandra è un ibrido di animazione e reale, presentato nei giorni del TorinoFilmIndustry e realizzato in collaborazione con Rai Cinema.

Un percorso di studio ed esplorazione di questa tecnologia nato all’interno della scuola fondata dallo scrittore Alessandro Baricco (Novecento, Oceano Mare), nel programma Holden.ai StoryLab. Alla regia di Cassandra, e al suo primo cortometraggio, è Demetra Birtone, 23 anni, che si è diplomata alla Holden due anni fa, studiando cinema, e che ora lavora per l’istituto curando la parte dei social e della creazione contenuti.

Birtone sogna di fare la regista, il set di Cassandra era “esattamente il luogo in cui volevo essere, non ero mai stata su un set davvero mio e con una produzione alle spalle”, ha detto a The Hollywood Reporter Roma. Il corto, interpretato da Nicole Soffritti e Iacopo Ferro, segue la storia della giovane studentessa Agatha, che viene assunta come addestratrice di un’intelligenza artificiale, un po’ alla Ex Machina, per poi incontrare l’altro addestratore Alessio, e scoprire che Cassandra è forse più brava di quanto si immaginasse.

Cassandra, IA predittiva

La particolarità di Cassandra è intuibile dal nome, che richiama la mitologia greca e la sacerdotessa di Apollo, e rappresentata con un vestiario che richiama il personaggio omerico e avvolta in un mare di nuvole. Questa intelligenza artificiale è infatti predittiva, riesce – attraverso gli algoritmi – a vedere il futuro.

A stupire è anche la critica che viene rivolta a un utilizzo dell’intelligenza artificiale, alternando momenti di animazione realizzati con MidJouerny ed HeyGen per poi ritornare sul piano del reale. Tale critica passa attraverso il personaggio di Alessio, che nella storia arriva ad affidare le sue decisioni amorose sulla relazione con Agatha alla macchina che sta allenando.

“Alessio perde il controllo sull’uso dell’intelligenza artificiale, non lo fa con cattiveria”, spiega Birtone. “Ma è un gioco che non riesce più a controllare, diventandone praticamente dipendente”. Il parallelismo, continua la regista, riguarda tutte le persone che dopo l’uscita e il successo di ChatGPT, un po’ per curiosità, hanno usato spesso il tool di OpenAI e che lo usavano per gioco, chiedendo anche “le cose più inutili, giusto per vedere la risposta dello strumento”.

Quella del personaggio è una perdita di controllo, ma anche pigrizia, aggiunge Birtone. “Alessio dà per scontato che senza Cassandra lui non riuscirebbe a frequentare Agatha, non riuscirebbe a vivere questo amore”.

Un dialogo umani-IA

Ma il personaggio stesso di Cassandra, per la regista, non è “solo” un personaggio, ma parte della tecnica del film. “L’IA è stata utilizzata dalla scrittura fino alla post-produzione”.

E ChatGPT è stato infatti utilizzato all’interno del cortometraggio di Demetra Birtone, adoperato dagli sceneggiatori insieme a Bard, l’IA di Google, “in un dialogo, per sviluppare il personaggio di Cassandra”. Il tool di OpenAI è stato invece utilizzato, nello specifico, come un chatbot”. Abbiamo caricato la sceneggiatura su ChatGPT e abbiamo chiesto al tool tutti i dettagli sulla vita e le preferenze di Agatha, la protagonista”. Colore e animale preferito, che hanno rilevanza nella storia d’amore tra lei e Alessio, ma anche indicazioni di scenografia. “Abbiamo dialogato con ChatGPT come se fosse la protagonista, per capire come rappresentare la sua quotidianità”.

“Oltre alle immagini di MidJourney, realizzate da Giovanni Abitante, abbiamo utilizzato anche Runway, per le sequenze d’animazione, che noi abbiamo girato con gli attori e poi caricato sul tool,” aggiunge Birtone, “ma alcune sono generate da un input testuale”. “Abbiamo esplorato diversi modi per interagire e sfruttare al massimo gli strumenti che avevamo scelto”.

Cassandra è disponibile gratuitamente su RaiPlay.