Dopo aver ricevuto il riconoscimento per il miglior film italiano dell’anno per il Sindacato nazionale critici cinematografici, Marco Bellocchio viene candidato ai César 2024 nella categoria per la miglior opera straniera con la pellicola storica Rapito.
Il film è stato acclamato al festival di Cannes, esaltato dal The Guardian e considerato tra i migliori film dell’anno per Télérama, Radio France e Cahiers du Cinéma. Dopo il successo dell’uscita in sala negli Stati Uniti e in Francia, dove è uscito a novembre e ha già registrato 250.000 spettatori, Rapito ha vinto diversi riconoscimenti in Italia come il Globo d’oro.
L’opera è stata venduta in molti paesi del mondo – tra cui Nord America, Inghilterra e Irlanda, Australia e Nuova Zelanda, Giappone, America Latina, Spagna, Belgio, Svizzera, Polonia, Portogallo, Grecia e Cipro, Repubblica Ceca e Slovacchia. E ancora ex-Jugoslavia, Ungheria, paesi baltici, Bulgaria, Israele, Ucraina, Taiwan e Indonesia. Ha partecipato anche a diversi festival dopo Cannes, tra cui Toronto, New York, e a fine gennaio passerà anche al Festival di Rotterdam e Göteborg Film Festival nella sezione Masterful auteurs.
La storia di Rapito
Rapito si concentra sulla storia di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale. Il film è una produzione IBC Movie e Kavac Film con Rai Cinema in coproduzione con Ad Vitam Production e The Match Factory, prodotto da Beppe Caschetto e Simone Gattoni.
Nel cast compaiono Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino), Leonardo Maltese (Edgardo ragazzo) e con Filippo Timi e Fabrizio Gifuni.
A completare la lista Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi, Aurora Camatti, Paolo Calabresi, Bruno Cariello, Renato Sarti, Fabrizio Contri, Federica Fracassi. In Italia il film è stato distribuito da 01 Distribution e le vendite internazionali sono di The Match Factory.
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