Marco Bellocchio è al lavoro su una serie su Enzo Tortora. “Ma non per farne un manifesto politico”

"C'è una libertà che io sento e che è la prima cosa che devo difendere” ha dichiarato il regista ospite di Propaganda Live confermando la sua intenzione di raccontare la vicenda del conduttore televisivo come anticipato a THR Roma lo scorso maggio in occasione della presentazione di Rapito a Cannes

“Sto progettando una serie su Enzo Tortora. C’è una complessità che mi interessa molto, ma non perché diventi un manifesto politico contro un certo tipo di magistratura”. Marco Bellocchio, ospite della prima puntata del 2024 di Propaganda Live, ha confermato – come aveva anticipato a THR Roma lo scorso maggio – di essere al lavoro su una nuova serie, dopo Esterno notte, dedicata al conduttore televisivo arrestato nel 1983 per associazione camorristica e traffico di droga sulla base di accuse – del tutto false – fatte da dei pregiudicati.

“Per tanti anni, anche in modo molto mascherato, si è detto: ‘Voglio fare quel progetto per portare avanti una mia idea’” ha continuato Bellocchio. “Io non sono né un politico né un filosofo. Ho visto che quando cerco di difendere le mie intuizioni in un contesto di rapporti sociali – il nostro lavoro è molto bello dato proprio perché lavoriamo con la gente, dobbiamo confrontarci, superare dei problemi, trovare anche dei compromessi – è sempre stata la strada migliore. Invece per tanto tempo si è detto: ‘Questo non si può fare perché è sbagliato, questo di può fare perché è giusto, quest’altro non si può fare perché è comunista e via dicendo’. Per me, non conta più. C’è una libertà che io sento e che è la prima cosa che devo difendere”

Marco Bellocchio e l’intervista a THR Roma

“È sulla tv e sulla giustizia. È come se lui fosse un imperatore, un dominatore con il suo mezzo: poi una terribile ingiustizia ne fa un avvocato di se stesso. È un tema, un personaggio che incarna una serie di questioni che mi interessano” aveva dichiarato il regista alla direttrice di The Hollywood Reporter Roma Concita De Gregorio in vista della presentazione di Rapito al festival di Cannes.

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