Claudia Pandolfi, il danno del consenso

Candidata come miglior attrice per il film di Paolo Virzì Siccità, l'attrice romana racconta alla direttrice di THR Roma Concita De Gregorio il suo punto di vista sulle critiche e sulla ricerca ossessiva del consenso

Di THR ROMA

[jwplayer 8duYYTKpWwHs5qxf-bs2OzLAl]

In una clip video estratta dall’intervista realizzata per la serie I David di THR Roma, Claudia Pandolfi – candidata come miglior attrice per il film di Paolo Virzì Siccità – racconta alla direttrice di THR Roma Concita De Gregorio il suo punto di vista sulle critiche e sulla ricerca ossessiva del consenso.

“Le critiche, il giudizio che arriva dagli altri, non mi importa – spiega l’attrice romana – pensate di me quel che vi pare. Lo dico con serenità. Quando ti liberi del giudizio altrui ti cambia la vita. Mi viene quasi da piangere mentre lo dico. Perché mettersi delle maschere per colpire o per non colpire gli altri? Ti interessano così tanto le critiche? Devi proprio piacere a tutti? No. Preferisco preoccuparmi di cosa pensano le persone che amo e che frequento”.