Claudio Santamaria è Nicola Calipari ne Il nibbio. Al via le riprese del film di Alessandro Tonda

Nel cast anche Sonia Bergamasco nei panni di Giuliana Sgrena e Anna Ferzetti in quelli di Rosa Calipari. Al centro del racconto i ventotto giorni precedenti gli eventi del 4 marzo del 2005 che hanno visto morire l'uomo

Di THR ROMA

Sono iniziate le riprese de Il nibbio – titolo ancora provvisorio – il lungometraggio dedicato a Nicola Calipari, alto dirigente del SISMI che ha dato la vita per salvare la giornalista de Il manifesto Giuliana Sgrena, rapita in Iraq da una cellula terrorista.

Il film è interpretato da Claudio Santamarianel ruolo del protagonista. Insieme a lui Sonia Bergamasco nei panni di Giuliana Sgrena e Anna Ferzetti in quelli di Rosa Calipari.

Alessandro Tonda, regista de Il nibbio, è al secondo lavoro cinematografico dopo il debutto nel 2020 con The Shift, presentato in concorso nella sezione internazionale della 15esima Festa del Cinema di Roma. La pellicola uscirà nel 2025, per il ventesimo anniversario della scomparsa di Nicola Calipari. Le riprese si svolgeranno a Roma e in Marocco per una durata di sette settimane.

Il nibbio, la trama

Al centro del racconto i ventotto giorni precedenti gli eventi del 4 marzo del 2005 che hanno visto morire l’uomo, che andranno a sottolinearne il ruolo cruciale ricoperto come alto dirigente dell’Agenzia di Informazione e Sicurezza Esterna (all’epoca dei fatti SISMI) delle operazioni in Iraq nei primi anni Duemila. E che comprendere come operano i Servizi Segreti italiani per salvaguardare la vita umana, per mantenere la pace, e scoprire al contempo la dimensione privata di Calipari uomo, marito e padre.

Il soggetto nasce da Davide Cosco, Sandro Petraglia e Lorenzo Bagnatori, mentre la sceneggiatura è stata affidata a Sandro Petraglia. L’opera è una coproduzione Notorious Pictures con Rai Cinema e Tarantula, in collaborazione con Netflix e Alkon Communications ed il supporto del fondo regionale Wallimages.

Con la speciale collaborazione della presidenza del consiglio dei ministri, con il supporto dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE), della Polizia di Stato, la Prefettura di Roma, il ministero degli esteri e della cooperazione internazionale, l’ambasciata italiana in Marocco e con MedOr Leonardo Foundation come partner culturale.