Dune – Parte tre: la sfida di Villeneuve? Rendere il Messia all’altezza dell’azione cinematografica

Dopo i film ispirati al primo romanzo del ciclo letterario di Frank Herbert, il regista sarebbe già al lavoro sulla prossima sceneggiatura. Dovrà scegliere se restare fedele al testo o provare a raccontare una storia più avvincente

I fan della saga di Dune di Frank Herbert sono d’accordo: il primo libro – da cui sono tratti entrambi i film di Denis Villeneuve – è straordinario, un viaggio dell’eroe in giro per i pianeti con personaggi convincenti, scene d’azione avvincenti, archi narrativi e caratteriali chiari. Per quanto si sia detto che Dune era impossibile da adattare, gli elementi fondamentali per fare del grande cinema sono sempre stati già nelle pagine del 1965.

Ma gli altri volumi dell’opera di Herbert? L’opinione più diffusa è che la saga non si avvicina mai alle vette drammatiche del primo romanzo. Lo stesso Villeneuve ha dichiarato che i libri diventano sempre più “esoterici” e che quindi vorrebbe adattare ancora solo il successivo, Messia di Dune (Dune Messiah). Si dice che abbia quasi finito la sceneggiatura di un potenziale Dune – Parte terza. Ma anche Messia ha molte sfide da affrontare.

Il Messiah di Dune, pregi e difetti

Messia di Dune è quindi il secondo volume del Ciclo di Dune, pubblicato nel 1969. Non è un romanzo brutto, di per sé. Molti appassionati di Herbert lo amano, soprattutto perché ricco di politica e di discussioni filosofiche. È solo che non è apertamente drammatico e non si collega direttamente alla storia precedente, come ci si potrebbe aspettare. Non è necessariamente un male, solo che non è quello che erano i primi due film.

Senza fare spoiler, Messia di Dune riprende dopo un salto temporale di 12 anni e racconta la storia di Paul Atreides (Timothée Chalamet nei film di Villeneuve) che governa come imperatore e sul suo rapporto con la moglie, la principessa Irulan (Florence Pugh) e la concubina Chani (Zendaya). La violenta jihad che Paul aveva immaginato e temuto di ispirare è arrivata e si è conclusa. Ora Paul è alle prese con una cospirazione che tenta di rovesciarlo, mentre spera di generare un erede. Il libro è in gran parte incentrato sugli intrighi di palazzo e sembra più un Dune in formato televisivo che un Dune in formato cinematografico.

Zendaya è Chani in Dune - Parte due

Zendaya è Chani in Dune – Parte due

La madre di Paul, Lady Jessica (Rebecca Ferguson), non è presente in Messia (cosa che è difficile immaginare che Villeneuve non cambi), e la storia manca di antagonisti evidenti, come gli Harkonnen, in grado di creare un conflitto che guidi la narrazione. Mentre Dune è un’epopea di perdenti, Messia è Paul che cerca di tenere in ordine la sua casa e lotta con il suo status e la sua eredità di essere divino.

Le ipotesi per Dune – Parte terza

Finora Villeneuve è stato estremamente fedele al materiale di partenza. Il suo approccio all’adattamento di Dune è stato quello di trovare i personaggi e la storia essenziali e tagliare il resto, piuttosto che apportare modifiche significative. Ma Messia presenta un interessante dilemma creativo: più l’adattamento è fedele, meno è probabile che il risultato sia avvincente sullo schermo e meno il film sarà paragonabile alle prime due parti.

Questo non significa che Dune 3 sarà sicuramente più debole o radicalmente diverso. I primi due film hanno messo in mostra una grande capacità di regia e di narrazione e molte pedine sono rimaste sul tavolo, quindi Villeneuve probabilmente realizzerà un film che funzionerà (e che varrà sicuramente la pena di vedere a prescindere). Ma il regista e i suoi co-sceneggiatori dovranno probabilmente mostrare un livello di flessibilità e di creatività superiore a quanto fatto finora per elevare Messia a un punto tale da farlo sentire come un Ritorno del Re e non come un Padrino Parte III (un paragone che in realtà è piuttosto azzeccato, visto il salto temporale del terzo film del Padrino e la sua trama pesantemente legata alla corona).

La fine della seconda parte accenna a una deviazione potenzialmente promettente dai libri, mostrando una Chani dall’aspetto tradito che abbandona l’esercito di Paul, preparando una relazione potenzialmente più antagonista tra gli amanti nella terza parte.

In ogni caso, Villeneuve ha dichiarato che Messia sarebbe il suo ultimo film su Dune. “Se riuscissi a realizzare una trilogia, sarebbe già un sogno”, ha affermato. “Messia di Dune è stato scritto in reazione al fatto che la gente percepiva Paul Atreides come un eroe. Non era quello che voleva fare. Il mio adattamento è più vicino alla sua idea che la storia di Paul sia un avvertimento, un monito per tutti”.