Saw X, durante il montaggio i vicini hanno chiamato la polizia: “Stanno torturando qualcuno?”

Il regista Kevin Greutert ha spiegato che il montatore stava lavorando al sound design di una scena della saga horror nel suo ufficio di North Hollywood: "Aveva il volume troppo alto"

Saw X, l’ultimo capitolo della saga horror di successo, contiene così tante urla che il vicino di casa di uno dei montatori del film ha chiamato la polizia.

Il regista Kevin Greutert ha raccontato al giornale NME che il primo assistente al montaggio Steve Forn stava lavorando nel suo ufficio di North Hollywood. La polizia di Los Angeles ha bussato alla sua porta. Forn stava finendo di sistemare il sound design di una scena molto intensa su un personaggio che cercava di sfuggire a una “trappola aspira-occhi”, e aveva il volume troppo alto.

“Hanno bussato alla porta”, ha detto Greutert. “Abbiamo il video della telecamera esterna con la polizia che si avvicina, e poi la polizia che dice: ‘I vicini hanno chiamato e hanno detto che stanno torturando a morte qualcuno qui dentro'”.

Il regista ha detto che Forn ha risposto alla polizia: “’In realtà, sto solo lavorando a un film. Potete entrare a vederlo, se volete’. I poliziotti si sono messi a ridere. Hanno detto: ‘Ci piacerebbe, comunque lei è a posto”. Deve essere stata una performance piuttosto realistica”.

Saw X, che al momento ha un ranking più alto di qualsiasi altro film del franchise, vede il ritorno di Tobin Bell nei panni del killer Jigsaw, John Kramer. Lui va in Messico per una rischiosa procedura medica sperimentale, nella speranza di una cura miracolosa per il suo cancro. Lì scopre che l’intera operazione è una truffa e cerca di farsi giustizia, a suo modo, contro quelli che l’hanno ingannato.

Dopo aver sentito dell’incidente, Greutert ha aggiunto di aver pensato che si trattasse di una storia piuttosto divertente. “E poi Steve è un ragazzo così mite. Posso solo immaginare la sua espressione quando ha capito cosa stesse succedendo”.

Saw X uscirà nelle sale italiane il 25 ottobre.

Traduzione di Nadia Cazzaniga