Le scarpette rosse di Judy Garland nel Il mago di Oz saranno messe all’asta dopo essere state ritrovate

Il cimelio che era stato rubato è una delle quattro paia sopravvissute del film del 1939, e sarà esposto in varie città del mondo prima di essere messo in vendita

Dopo che un secondo uomo è stato accusato di essere coinvolto nel furto di un paio di scarpette rosse indossate da Judy Garland ne Il mago di Oz, il cimelio andrà all’asta.

Il collezionista Michael Shaw, che possedeva le scarpette quando sono state rubate, si è riunito con l’inestimabile cimelio del film del 1939 domenica 17 marzo, durante una cerimonia privata al Judy Garland Museum. Le aveva prestate al museo nell’agosto 2005 per un’esposizione di 10 settimane in occasione dell’annuale Judy Garland Festival, ma le scarpe furono rubate una settimana dopo.

Dopo aver ricevuto le scarpe ricoperte di paillettes a distanza di quasi 20 anni, Shaw ha deciso di consegnarle a Heritage Auctions, che esporrà le famose scarpette a Los Angeles, New York City, Londra e Tokyo. Successivamente, le scarpette saranno messe all’asta a dicembre.

“Non si sottolineerà mai abbastanza l’importanza delle scarpette rosse di Dorothy: sono l’oggetto di scena più importante della storia di Hollywood”, ha dichiarato in un comunicato il vicepresidente esecutivo di Heritage Auctions Joe Maddalena. “Questo paio è prezioso perché proviene dalla leggendaria collezione di Michael Shaw, e siamo onorati che abbia collaborato con Heritage. Come disse una volta il conduttore di TCM Ben Mankiewicz, queste pantofole ‘simboleggiano la speranza’ e siamo entusiasti che possano la strada di mattoni gialli fino alla casa d’aste, per trovare una nuova casa”.

Questo paio di scarpette è uno dei quattro esemplari superstiti del film. Le altre sono in possesso dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, dello Smithsonian Museum of American History e di un collezionista privato. Tuttavia, come ha osservato Forbes nel 2008, le scarpe di proprietà di Shaw che verranno messe all’asta sono “di qualità superiore rispetto al paio che ora risiede allo Smithsonian”.

Nel 2018, l’FBI è riuscita a recuperare le scarpette rubate della collezione di Shaw. Nell’ottobre 2023 Terry Jon Martin si è dichiarato colpevole di furto di un’opera d’arte importante, ammettendo di aver usato un martello per rompere la porta di vetro e la vetrina del museo. A gennaio era stato deciso di non infliggere al 76enne un ulteriore periodo di detenzione oltre alla custodia cautelare, a causa delle sue cattive condizioni di salute.

Jerry Hal Saliterman, che avrebbe aiutato Martin a nascondere le pantofole, è stato accusato venerdì 15 marzo di furto di un’importante opera d’arte e subornazione di testimoni. Avrebbe minacciato di diffondere un video hard di una donna per “portarla giù con lui” se avesse parlato con l’FBI del luogo in cui si trovavano le scarpette. Secondo l’accusa, dall’agosto 2005 al luglio 2018, Saliterman ha “ricevuto, nascosto e smaltito un oggetto del patrimonio culturale”.

Traduzione di Nadia Cazzaniga