Sofia Coppola deve lottare per ottenere “una piccola frazione” degli ingenti budget dei colleghi maschi

“Penso che sia semplicemente un residuo della cultura del business. È frustrante. Ma sono felice di poter realizzare i miei film in modo indipendente e di trovare persone che credono in loro” ha dichiarato la regista a Bbc News

Sofia Coppola si è tolta qualche sassolino dalla scarpa. In quanto regista donna, ha dichiarato, tende a non ottenere gli ingenti budget affidati ai suoi colleghi maschi. In una conversazione con Bbc News, la regista di Priscilla ha spiegato che ha dovuto essere creativa per il suo film biografico dedicato a Priscilla Presley, basato sulla biografia Elvis and Me, a causa del suo budget relativamente basso di 20 milioni di dollari.

“Vedo semplicemente che tutti questi uomini ricevono centinaia di milioni di dollari, e che io lotto per una piccola frazione di quella somma”, ha dichiarato. “Penso che sia semplicemente un residuo della cultura del business. È frustrante, ma lotto sempre per ottenerlo. E sono felice di poter realizzare i miei film in modo indipendente e di trovare persone che credono in loro”.

Nonostante quanto possa essere frustrante, la regista ha ammesso che ha un lato positivo: non deve avere a che fare con molti feedback da parte dei piani alti perché non hanno investito molto nei suoi progetti.

“C’è una sfida e una libertà nel rendere le cose piccole, perché se hai un budget elevato, hai molti input da parte dei dirigenti dello studio. Non sarei mai in grado di realizzare un film del genere”, ha continuato.

Lei e il suo team hanno riutilizzato molti set e sono stati in grado di realizzare molti costumi, cosa che Coppola attribuisce ai capi del suo dipartimento creativo. A causa dei vincoli finanziari, Priscilla è stato girato in 30 giorni e in digitale, invece che su pellicola come voleva la regista, perché la troupe doveva muoversi molto velocemente.

Un altro problema da affrontare è stata l’impossibilità di utilizzare la musica di Elvis Presley nel progetto. La regista di Marie Antoinette inizialmente voleva includere tre canzoni del re del rock and roll nel film, ma sapeva che c’era la possibilità di non riuscire ad ottenerne i diritti. Si è rivolta così alla melodia di un’altra musicista leggendaria.

“Per me è davvero importante avere una voce femminile alla fine del film”, ha spiegato Coppola del finale sulle note di I Will Always Love You di Dolly Parton.