È ufficiale: Sony rinuncia alla fusione da 10 miliardi di dollari con Zee Entertainment in India

La potenza produttiva aveva passato più di due anni a cercare di concludere un contratto per combinare le sue importanti attività televisive e di streaming con il gigante locale, ma all'ultimo si è tirata fuori dall'accordo

A oltre due anni di distanza dall’annuncio di un’audace fusione da 10 miliardi di dollari delle sue attività televisive e di streaming in India con il gigante locale Zee Entertainment, Sony Group ha dichiarato lunedì 22 gennaio di aver ufficialmente abbandonato l’accordo. “Dopo oltre due anni di trattative, siamo estremamente delusi dal fatto che le condizioni per concludere l’accordo sulla fusione non siano state soddisfatte entro la data prevista”, ha dichiarato Sony in un comunicato diffuso lunedì 22 gennaio dai suoi uffici in India.

“Anche se ci siamo impegnati in discussioni in buona fede per estendere la data prevista per concludere l’accordo di cooperazione per la fusione, non siamo riusciti a concordare una proroga entro la scadenza del 21 gennaio”. E ha aggiunto: “Rimane immutato il nostro impegno a far crescere la nostra presenza in questo mercato vibrante e in rapida crescita e ad offrire al pubblico indiano un intrattenimento di livello mondiale”.

Le condizioni della fusione

Sebbene lunedì 22 gennaio Sony non abbia specificato le condizioni della fusione che non sono state rispettate, negli ultimi mesi è emerso pubblicamente un disaccordo tra le due società su chi avrebbe guidato la nuova entità. Zee ha spinto per la permanenza al timone del suo amministratore delegato Punit Goenka, ma è noto che Sony non gradisce questa idea a causa di un’indagine sulla condotta di Goenka da parte dell’autorità indiana di regolamentazione dei mercati dei capitali.

Lo scorso giugno il Securities and Exchange Board of India ha affermato che Goenka e suo padre, il fondatore di Zee Subhash Chandra, hanno abusato della loro posizione aziendale per sottrarre fondi alla società per iniziative private. La rottura dell’accordo rappresenta una notevole battuta d’arresto sia per Sony che per Zee, che stavano cercando di aumentare le proprie dimensioni in un momento di crescente consolidamento e di sconvolgimento digitale del panorama indiano dell’intrattenimento in rapida evoluzione.

Secondo le cronache locali, la società indiana di maggior valore, e l’ex-leader di mercato Disney hanno firmato alla fine dell’anno scorso un contratto non vincolante che delinea una proposta di fusione delle loro attività di intrattenimento in India. Nel frattempo Netflix, Amazon Prime Video e altri importanti operatori continuano a investire pesantemente in India, oggi il Paese più popoloso del mondo.

Patto Zee-Sony, valore stimato

Con un valore stimato di 10 miliardi di dollari, il patto Zee-Sony avrebbe creato una potenza con più di 70 canali televisivi tradizionali, due servizi di streaming (ZEE5 e Sony LIV) e due storici studios cinematografici (Zee Studios e Sony Pictures Films India) con ricchi cataloghi di contenuti locali.

Tuttavia la salute finanziaria di Zee si è deteriorata in modo significativo da quando la fusione è stata annunciata. Sulla scia della notizia di lunedì 22 gennaio, gli analisti regionali si sono già affannati a fare nuove ipotesi su quali potrebbero essere i nuovi obiettivi di acquisizione di Sony, e se il gruppo possa anche riconsiderare una fusione con Zee a condizioni migliori in caso di estromissione di Goenka, o se Sony Pictures Networks India sia ora vista meglio come un obiettivo di buyout.

Traduzione di Nadia Cazzaniga