Fu la protagonista del jet set durante il ventennio a cavallo tra gli anni Sessanta e i Settanta, Ira Fürstenberg è morta a Roma all’età di 83 anni. Figlia del principe Tassilo Fürstenberg e di Clara Agnelli, sorella dell’Avvocato Gianni, il suo vero nome era Virginia Carolina Theresa Pancrazia Galdina zu Fürstenberg.
La Principessa deve però la propria notorietà soprattutto alla sua carriera cinematografica, con una trentina di pellicole girate proprio in quel periodo. Lavorò con numerosi registi tra cui Alberto Lattuada in Matchless nel 1967 e con Mauro Bolognini nell’episodio La gelosa di Capriccio all’italiana nel 1968.
La popolarità però arrivò grazie all’interpretazione della dottoressa Olivieri nel film di successo Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue, interpretato da Alberto Sordi e diretto da Luciano Salce nel 1969. “Era simpatico, con Sordi siamo andati anche a Mosca insieme. Sul set però era terribile, molto cattivo, mi sgridava e mi diceva ‘Non capisci niente’, si irritava subito, anche se c’è da dire che io non ero professional” dichiarò Ira in una intervista a Michele Masneri per Vogue Italia.
Tra gli anni Sessanta e Settanta recita in Addio Lara (1967) di Robert Hossein, La battaglia di El Alamein (1968) di Giorgio Ferroni, 5 bambole per la luna d’agosto (1969) di Mario Bava (1969), Hello Goodbye (1970) di Jean Negulesco, Nel giorno del Signore (1970) di Bruno Corbucci, La prima notte del dottor Danieli, industriale, col complesso del… giocattolo (1970) di Giovanni Grimaldi, Homo Eroticus (1971) di Marco Vicario, Le calde notti di Don Giovanni (1971) di Alfonso Brescia, Processo per direttissima (1974) di Lucio De Caro.
Considerata all’epoca una icona sexy rifiutò il ruolo di Barbarella (poi interpretato da Jane Fonda) nel famoso film di Roger Vadim. Per amore dei figli disse no anche a Tinto Brass. Tra le sue innumerevoli attività nel suo curriculum va annotato anche l’elezione di Lady Europa nel 1965 e la conduzione nel 1970 al fianco di Enrico Maria Salerno e Nuccio Costa del Festival di Sanremo.
Sposata due volte, il suo primo matrimonio venne celebrato, con tanto di copertina su Life, nel 1955 a Venezia con il principe spagnolo Alfonso di Hohenlohe-Langenburg, fondatore del Marbella Club Hotel, quando Ira aveva solo 15 anni e lui 30. “Una ragazza che non si sposa è una tragedia, diceva mio padre” disse la giovane Principessa giustificando così il prematuro consenso alle nozze del genitore. La giovane età della sposa provocò uno scandalo nell’alta società nonostante la dispensa papale per rendere possibile le nozze.
E ancora più scalpore fecero le accuse di adulterio da parte del marito, che nel frattempo aveva avuto diverse relazioni extraconiugali tra cui quella con Kim Novak. La coppia finì in tribunale per una lunga vicenda processuale, conclusasi in seguito con il ritiro della denuncia in cambio dell’ottenimento della custodia dei figli: Christoph, nato nel 1956 e morto nel 2006 in un carcere di Bangkok e Hubertus, sciatore olimpico messicano, cantante e fotografo nato nel 1959.
Il matrimonio venne sciolto cinque anni più tardi quando Ira von Fürstenberg, dopo aver ottenuto il divorzio a Città del Messico dove la coppia nel frattempo si era trasferita, potè risposarsi con il playboy Francesco Pignatari, soprannominato Baby ed ex di Linda Christian.
Dopo aver dimostrato sin da piccola una particolare predisposizione per la moda, infatti a soli 13 anni iniziò a sfilare per lo stilista fiorentino Emilio Pucci, amico di famiglia, fu immortalata dai più grandi fotografi come Helmut Newton, Irving Penn e Cecil Beaton, Ira Fürstenberg lavorò anche con Diana Vreeland, temuta giornalista americana di Vogue che è stata una delle più influenti firme nel campo della moda. Iniziò in seguito ad affermarsi come disegnatrice di gioielli.
Negli anni 80, pochi anni dopo la morte di Grace Kelly, Ira Fürstenberg tornò al centro del gossip per una sua presunta relazione con il principe Ranieri di Monaco che lei ripetutamente negò in quanto non era altro che una grande amicizia.
Nel 2019 è uscito un libro che racconta tutta la sua vita e i relativi retroscena: Ira: The Life and Times of a Princess di Nicholas Foulkes, corredato da memorabili foto. “Molte delle foto sono andate perdute durante i vari traslochi in giro per il mondo” dichiarò la principessa. Il libro, in spagnolo e in inglese, è dedicato “ai miei genitori, che mi hanno sempre lasciato essere me stessa” ha scritto quello che possiamo senza dubbio definire l’ultima grande socialite del nostro paese.
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